
Pagine: 96
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858159668
Argomenti: Attualità politica ed economica, Saggistica politica, Storia contemporanea
Il porcospino d'acciaio
Occidente: la parola serve a imbellettare la politica di potenza facendo intravedere i sempre ostentati ‘valori’. I quali, in verità, se tradotti in pratica, comporterebbero la crisi dell’Occidente armato, definito dal seggio più alto dell'UE ‘porcospino d’acciaio’.
Il ‘Patto Atlantico’ è il Santo Graal dell’Occidente. I soci fondatori condividevano un tratto comune: usurpavano, o avevano appena perso, un dominio coloniale.
Ma alla metà del Novecento, quando nacque la NATO, il mondo colonizzato era in rivolta. Non era facile riproporre il vecchio predominio senza cambiare il linguaggio. Così le parole propinate al mondo furono ‘libertà’ e ‘democrazia’, usate spesso come utensili intercambiabili. Ripulito il linguaggio, l’Occidente poté dare avvio al sanguinoso sforzo di ri-colonizzare i continenti che stava perdendo. Ma il resto del mondo non rimase inerte.
Per guerreggiare unito, l’Occidente ha bisogno di un ‘nemico’. Sulla carta geografica il ‘nemico’ ogni tanto cambia posto e lo stesso Occidente a sua volta si sposta: fino al paradosso, quando ‘nemico’ è un pezzo dello stesso Occidente. La metafora del ‘porcospino d’acciaio’, cara al vertice della UE, ci prospetta un apocalittico finale di partita: tetro lascito della ‘civiltà occidentale’.
Pagine: 96
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858159668