Città mondo: le Lezioni di Storia a Roma

 

CITTÀ MONDO

Ventesima edizione delle Lezioni di Storia 
all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

A Roma, dal 9 novembre 2025 al 12 aprile 2026

 

È “Città mondo” il titolo del nuovo ciclo di Lezioni di Storia, in partenza il 9 novembre 2025 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, ideato dagli Editori Laterza e realizzato in coproduzione con la Fondazione Musica per Roma.

Una grande città, un avvenimento epocale. Filo conduttore di questa edizione saranno nove vicende – politiche e militari, sociali ed economiche – che hanno avuto luogo in altrettante città mondo.

I relatori e le relatrici che si alterneranno sul palcoscenico della Sala Sinopoli racconteranno – a partire dall’anno in cui si sono svolti i fatti – la città di quell’epoca, con la sua ricchezza e la sua complessità urbanistica e culturale. Un lungo viaggio nel tempo e nello spazio, dall’antichità a oggi, a varie latitudini e longitudini.

“Le Lezioni di Storia – commenta l’AD di Fondazione Musica per Roma, Raffaele Ranucci – sono ormai un appuntamento imprescindibile della nostra stagione e un orgoglio per la Fondazione Musica per Roma. Con “Città mondo”, che celebra la ventesima edizione del progetto, il viaggio nella storia si intreccia a quello nelle grandi capitali del passato e del presente, offrendo al pubblico nuove prospettive sul nostro tempo. Raggiungere questo traguardo significa festeggiare una proposta culturale e un format che, negli anni, ha saputo rinnovarsi senza mai perdere la sua forza originaria: portare la grande storia al centro della vita culturale della città, al centro dell’attualità. La straordinaria risposta del pubblico, che continua a seguirci con entusiasmo, conferma il valore di una collaborazione duratura con gli Editori Laterza e la capacità dell’Auditorium di essere non solo un luogo di spettacolo, ma anche di conoscenza e di riflessione civile”.

“A vent’anni dalla prima lezione di storia tenutasi all’Auditorium – dichiara l’editore Giuseppe Laterza – siamo fieri di un format che continua ad appassionare e che ha ormai creato una comunità coesa e sempre più larga di pubblico e autori. Siamo convinti che quest’edizione incentrata sulle città ci sorprenderà e ci arricchirà com’è stato fin qui, grazie alla sapienza dei relatori e delle relatrici e alla garanzia dell’eccellente guida di Paolo Di Paolo”.

In questo anniversario così speciale, è importante ricordare quanto lungo e fortunato sia il viaggio delle Lezioni di Storia. Da un’idea di Giuseppe Laterza, sposata dall’allora sindaco Walter Veltroni e messa in pratica dall’Auditorium Parco della Musica allora diretto da Carlo Fuortes,  l’iniziativa, che il primo anno era gratuita, ebbe un tale successo che alla prima lezione di Andrea Carandini si presentarono ai cancelli dell’Auditorium 2000 persone e i giornali paragonarono il fenomeno ai grandi concerti rock. Da lì in poi nelle domeniche dedicate alle lezioni si sono formate lunghe code a partire dalle otto del mattino. Negli anni successivi è stato introdotto un biglietto rendendo così le lezioni, sostenute inizialmente dagli sponsor, autonome dal punto di vista economico e si è registrato sempre il sold out.

Fin dalla prima data romana, lo scrittore Paolo Di Paolo ha introdotto gli storici, ha dialogato con gli ospiti e guidato sapientemente il pubblico alla scoperta di mondi complessi e affascinanti.

Iniziate a Roma, le lezioni hanno trovato casa in oltre trenta città italiane ma anche fuori dai confini nazionali, con il coinvolgimento di più di 200 relatori. Un progetto ambizioso divenuto per molti un appuntamento fisso ma anche un ventennio di sperimentazioni come la commistione con la musica e il teatro, lo streaming, i podcast e il canale TikTok.

“Prima di tutto mi pare incredibile avere partecipato a questa avventura per venti anni consecutivi. Un piccolo record. Ma ciò che forse più conta – riflette Paolo Di Paolo – è la costruzione di una comunità che, dal 2006, si è consolidata, è cresciuta, si è allargata. Prima del grande exploit della divulgazione storica, portare studiosi e studiose su un palcoscenico teatrale davanti a oltre mille persone era tutto fuorché scontato. Parlare di storia la domenica mattina, interrogare passato e presente… tutto in una gigantesca aula scolastica intergenerazionale, per venti lunghi anni”.

 

 

INFO BIGLIETTERIA

Biglietto singolo: 14 euro; biglietto singolo studenti under 30: 5 euro.

In vendita:

  • Presso il botteghino dell’Auditorium Parco della Musica, in orario continuato, tutti i giorni a partire dal 10 ottobre dalle ore 11:00 alle 20:00.

Vista l’alta percentuale di rinnovo, la disponibilità dei posti è limitata. Sarà possibile acquistare un massimo di due biglietti a persona, per un numero massimo di 6 lezioni su 9.

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PROGRAMMA

 

9 novembre 2025
Laura Pepe
Olimpia 776 a. C. I primi giochi

Da piccola città, Olimpia diventa mondo molto presto grazie alle Olimpiadi, meta agognata da spettatori e da atleti, consapevoli, gli uni e gli altri, che la città ospita la più illustre e importante tra tutte le manifestazioni atletiche del loro tempo. Ma se nell’antichità il mondo aveva confini ristretti – la Grecia prima, Roma poi –, sul finire dell’‘800 Pierre de Coubertin trasforma le Olimpiadi in un fenomeno globale. Mettere le une accanto alle altre le Olimpiadi antiche e moderne permette di confrontare due modelli sportivi e, quel che più importa, etici, tra loro inconciliabili.

Laura Pepe insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università degli Studi di Milano.

 

30 novembre 2025
Andrea Giardina
Roma 9 a.C. La pace di Augusto

«Quando tornai a Roma dalla Gallia e dalla Spagna, sotto il consolato di Tiberio Nerone e Publio Quintilio [9 d.C.], portate felicemente a termine le imprese in quelle province, il senato decretò che si dovesse consacrare un’ara alla Pace augustea nel Campo Marzio e ordinò che in essa i magistrati, i sacerdoti e le vergini vestali celebrassero ogni anno un sacrificio». Nelle Res Gestae, il resoconto delle sue imprese civili e militari, Augusto ricordò con queste parole il tema che più caratterizzò, nella percezione dei contemporanei e dei posteri, l’epoca che da lui prese il nome. Celebrato per le vittorie nelle guerre civili e in quelle esterne, egli fu celebrato soprattutto come il pacificatore universale che aveva dato tranquillità e benessere all’ecumene.

Andrea Giardina ha insegnato Storia romana alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

 

14 dicembre 2025
Anna Foa
Gerusalemme 70 d.C. La distruzione del tempio e la diaspora

La caduta e la distruzione di Gerusalemme, capitale del regno di Giuda, nella guerra contro i romani nel 70 d.C., è un evento chiave della storia.

Nata come marginale per l’Impero romano, in una lontana e ininfluente provincia, questa guerra si è trasformata in un evento pesantissimo sia per i giudei – da quel momento sparsi nella diaspora e costretti a mutare le modalità stesse del loro culto – sia per i romani. La scomparsa del piccolo regno di Giuda ha infatti mutato nel profondo e nel lunghissimo periodo non solo Roma ma l’Occidente tutto.

Anna Foa ha insegnato Storia moderna all’Università di Roma “La Sapienza”.

 

11 gennaio 2026
Amedeo Feniello
Cairo 969 d.C. Una nuova capitale per l’impero Fatimide

6 luglio 969: il generale Jawhar traccia le mura della nuova capitale fatimide e la battezza al-Qāhira, “la Vittoriosa”: più che un nome, è tutto un programma. A nord di Fustat, fra il Nilo e le rotte del Mar Rosso, la città diventa formidabile polo di attrazione per merci, denaro e idee. Qui si incrociano carovane e navi, botteghe e scuole come l’al-Azhar: un hub che collegò e collega Africa e Asia al Mediterraneo, accendendo un’economia urbana brillante e un laboratorio culturale cosmopolita.

Amedeo Feniello insegna Storia medievale all’Università dell’Aquila.

 

8 febbraio 2026
Alessandro Vanoli
Istanbul 1453. La conquista ottomana

Costantinopoli cadeva in mano ottomana nel maggio del 1453. Finiva la storia secolare e grandiosa di una grande capitale e cominciava il tempo di quella città che un giorno sarebbe stata chiamata Istanbul. Il racconto di quei giorni attraverso le tracce delle mura, dei palazzi e delle strade è un modo per raccontare anche la storia millenaria di una delle più importanti città del mondo.

Alessandro Vanoli è storico, scrittore e divulgatore.

22 febbraio 2026
Jacopo Veneziani
Parigi 1900. La bella Époque

All’inizio del Novecento, Parigi è una metropoli in fermento: l’Esposizione Universale ne ridisegna il volto, le soffitte di Montmartre accolgono giovani artisti squattrinati, i caffè di Montparnasse brulicano di lingue e culture diverse, le gallerie d’arte lanciano nuove avanguardie. Nelle strade della città, si intrecciano le vite di Picasso, Matisse, Modigliani, Chagall, Brâncuși, poeti come Max Jacob, Apollinaire, Cocteau, figure meno celebrate ma decisive come Fernande Olivier, Berthe Weill e Jeanne Hébuterne. Tra entusiasmi e rivalità, passioni e tradimenti, prende forma una stagione irripetibile che trasforma Parigi nella capitale mondiale dell’arte.

Jacopo Veneziani è storico dell’arte e divulgatore.

 

8 marzo 2026
Alessandro Barbero
Mosca 1941. L’operazione Barbarossa

Nel Maestro e Margherita Michail Bulgakov immagina che il diavolo venga in visita a Mosca, curioso di vedere come sono cambiati i moscoviti dopo la Rivoluzione. Nel novembre 1941, il diavolo stava davvero per arrivare: Hitler aveva scatenato l’Operazione Barbarossa, e la Wehrmacht era alla periferia di Mosca. Nella città in stato d’assedio, Stalin fece tenere egualmente, il 7 novembre, la parata per l’anniversario della Rivoluzione; pochi giorni dopo l’inverno più freddo del XX secolo e i rinforzi provenienti dalla Siberia permisero di respingere i tedeschi e salvare la capitale. Si accresceva così nella memoria russa quella sacralità di Mosca che ne fa una città-mondo per tutto l’immenso continente che dall’Ucraina arriva al Mar del Giappone.

Alessandro Barbero ha insegnato Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale.

 

22 marzo 2026
Paola Rivetti 
Teheran 1979. Rivoluzione

“Punto di svolta per il mondo”: così studiosi e testimoni la descrissero. La rivoluzione del 1979 fu sognata e desiderata da generazioni di militanti che aspiravano a fondare un mondo nuovo e di giustizia. Nel giro di pochi mesi, però, Teheran si trasformò dalla capitale politica ideale per gruppi e collettivi di ogni genere al centro di un governo autoritario, in una spirale di chiusura e repressione. Con conseguenze rilevanti per la politica mondiale.

Paola Rivetti è professoressa presso la Dublin City University di Dublino.

 

12 aprile 2026
Massimo Gaggi
New York 2008. La crisi della globalizzazione

Nel cuore della globalizzazione, i masters of the universe della finanza trasformano l’ottimismo dei mercati in esposizione a rischi enormi per incassare profitti giganteschi. Ma nel 2008 Wall Street crolla in seguito al fallimento di Lehman Brothers. Il governo salva la grande finanza per evitare guai peggiori mentre per milioni di americani è la rovina: fine della fiducia negli esperti, è l’alba del populismo. Se un po’ di banchieri fossero stati sbattuti in galera, scriverà il Financial Times, non avremmo avuto Trump.

Massimo Gaggi è editorialista del “Corriere della Sera”.

 

I semi di un massacro

Alla vigilia del secondo anniversario dei tragici avvenimenti del 7 ottobre, gli Editori Laterza, con il supporto di Roma Capitale e della Fondazione Musica per Roma, promuove I semi di un massacro, un incontro di informazione e di analisi e insieme un appello per una pace giusta. Appuntamento lunedì 6 ottobre alle 18.30 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma.

L’incontro, che sarà aperto dai saluti dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, ruoterà intorno al dialogo tra Anna Foa – la maggiore esperta italiana di storia degli ebrei e autrice de Il suicidio di Israele, Premio Strega Saggistica 2025 – e lo scrittore Paolo Di Paolo.

Al dialogo si uniranno interventi di esperti e testimoni, in presenza e in video, su diversi aspetti del conflitto. Davide Lerner, ricercatore del Reuters Institute di Oxford, parlerà dell’informazione in Israele; Catherine Cornet, giornalista e ricercatrice di Sciences Po a Parigi, si occuperà dell’informazione nei Paesi arabi; Martina Marchiò, operatrice sanitaria coordinatrice di Medici Senza Frontiere in partenza per Gaza, racconterà la situazione sanitaria attuale; Maurizio Melani, già ambasciatore in Medio Oriente, approfondirà il tema degli accordi con Israele e del riconoscimento dello Stato palestinese; Loris De Filippi, operatore UNICEF, in collegamento da Gaza, si concentrerà sui rischi della denutrizione infantile; Omer Bartov, dalla Brown University, parlerà dell’uso del termine ‘genocidio’; il contributo di Manuela Consonni, docente alla Hebrew University di Gerusalemme, riguarderà l’uso politico della memoria; in collegamento da Berlino, Chantal Meloni, docente di diritto penale internazionale all’Università degli Studi di Milano, analizzerà il ruolo della Corte Penale Internazionale; l’intervento in collegamento dello storico Alessandro Barbero sarà dedicato all’interpretazione del conflitto come scontro tra civiltà e barbarie; Francesca Caferri, giornalista di Repubblica, racconterà da Tel Aviv la convivenza tra palestinesi e israeliani nella comunità di Neve Shalom; è prevista anche la lettura di un breve testo di Rashid Khalidi, già professore alla Columbia University e storico del Medio Oriente.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale youtube degli Editori Laterza e sulla homepage di Repubblica.it

 

INFO BIGLIETTERIA

L’evento è a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. È necessario scaricare il biglietto dal sito www.auditorium.com o presso il botteghino dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il biglietto è valido per l’ingresso con fila prioritaria entro e non oltre 10 minuti dall’orario di inizio dell’evento. Trascorso tale termine il biglietto perde la sua validità, e priorità in ingresso viene data a chi sia eventualmente in fila d’attesa.

Pianeta Terra Festival 2025

PIANETA TERRA FESTIVAL

Sistemi instabili

Da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025 a Lucca

www.pianetaterrafestival.it

 

Anche quest’anno Lucca si prepara ad accogliere una nuova edizione di Pianeta Terra, Festival diretto da Stefano Mancuso, ideato e organizzato da Editori Laterza e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

La manifestazione si terrà da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025, nei luoghi più suggestivi della città: la Chiesa di San Francesco, la Cappella Guinigi, la Sala Vincenzo da Massa Carrara, Palazzo Ducale, l’Orto Botanico, l’Auditorium del Suffragio, la Libreria Civica Agorà, la Sala Convegni di Confindustria Toscana Nord.

Questa quarta edizione avrà come titolo Sistemi instabili e partirà dall’osservazione che mai prima abbiamo assistito a un’accelerazione dei cambiamenti così significativa e, di conseguenza, a un’instabilità paragonabile all’interno del sistema Terra e di qualsiasi sistema complesso – politico, economico, geopolitico, tecnologico – solo per fare degli esempi macroscopici e attuali.

Nei giorni del Festival, saranno oltre 90 gli eventi che chiameranno a raccolta più di 100 ospiti italiani e internazionali attraverso confronti diretti, lectio, incontri, interviste, spettacoli. Scienziati, filosofi, psicoanalisti, economisti, esperti di geopolitica, scrittori, giornalisti e artisti indagheranno l’inedita instabilità del nostro tempo: dall’innalzamento delle temperature ai fenomeni meteorologici estremi, dalla trasformazione degli ecosistemi alla questione energetica, dall’instabilità democratica a quella geopolitica ed economica, fino a comprendere quella valoriale ed esistenziale.

Tutte le informazioni su www.pianetaterrafestival.it

Meno 20% più idee!

 

Dal 20 settembre al 19 ottobre 2025

sconto del 20% su tutto il catalogo* Laterza

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Questi gli store online che aderiscono all’iniziativa:

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 *escluse le novità degli ultimi sei mesi e le collane universitarie

Invenzioni: le Lezioni di Storia a Bari

 

INVENZIONI”

Le Lezioni di Storia tornano al Teatro Petruzzelli di Bari

Dal 12 ottobre al 21 dicembre 2025

 

A partire dal 12 ottobre 2025 si rinnova l’appuntamento con le Lezioni di Storia al Teatro Petruzzelli di Bari: “Invenzioni” è il titolo di questo ciclo ideato dagli Editori Laterza, organizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Petruzzelli con il patrocinio dell’Assessorato alle Culture del Comune di Bari, e realizzato con il sostegno di Exprivia, Masmec e SDR.

Come nasce un’invenzione? Che sia una ricetta, uno strumento tecnico, uno stile artistico, un simbolo, un concetto politico o un’arma letale… si può, indagando alcune delle invenzioni che hanno segnato la storia dell’umanità, rintracciare un fattore comune nel processo che porta alla nascita di qualcosa di nuovo? E quanto è veramente nuova un’invenzione?

Quello che sembra accomunare le invenzioni scelte per i sei incontri di questo ciclo di Lezioni è un percorso mai lineare, fatto di viaggi e scambi di idee, di leggende e di coincidenze, ma anche di grandi travagli e battaglie. “Il dubbio”, diceva lo scrittore americano Ambrose Bierce, “è il padre delle invenzioni”: e forse sarà proprio il dubbio a guidarci in questo viaggio.

Sarà dunque interessante riscoprire insieme storie e protagonisti di innovazioni molto diverse fra loro, partendo dalla scrittura e dai sistemi di calcolo e passando per la bussola, il telescopio, l’inconscio, per arrivare alla bomba atomica.

Tutte le lezioni saranno di domenica, alle ore 11.00, e saranno introdotte da Annamaria Minunno.

 


 PREVENDITA

AVVIO IL 16 SETTEMBRE alle ore 11.00 (on line su www.vivaticket.com e al botteghino)

  • dal 16 al 21 settembre: solo abbonamenti
  • dal 22 settembre alle ore 10.00: biglietti dei singoli appuntamenti e abbonamenti

Sarà possibile acquistare fino a un massimo di 2 abbonamenti, e di 4 biglietti per lezione.

 

INFO BIGLIETTERIA

POSTI NUMERATI

Posto in platea, palchi di I e II ordine:

intero 12 euro / ridotto 10 euro • Abbonamento intero 60 euro / ridotto 50 euro

Posto palchi a partire dal III ordine:

intero 7 euro / ridotto 5 euro • Abbonamento intero 35 euro / ridotto 25 euro

Riduzioni per under 26 e over 65

 

In vendita presso il botteghino del Teatro Petruzzelli e online su www.vivaticket.com

Infoline tel. 080 9752 810 • e-mail botteghino@fondazionepetruzzelli.it

Orari apertura botteghino: martedì-sabato 11-19 | domenica 10-13 | lunedì 10-14

 


PROGRAMMA

12 ottobre 2025 | Silvia Ferrara – LA SCRITTURA

Per capire come è nata la scrittura dobbiamo fare un salto indietro di più di 5000 anni, e percorrere migliaia di chilometri tra Cina, Mesopotamia, Egitto e i popoli Maya, e finire il nostro viaggio sull’isola di Pasqua, dove una scrittura sembra essere stata inventata da zero. Ma non basta, dobbiamo andare ancora più indietro nel tempo, per capire come sono stati inventati i primi segni, e come questi ci parlino della nostra immaginazione, della nostra percezione visiva e del rapporto con ciò che ci circonda.

Silvia Ferrara insegna Filologia micenea e Civiltà egee all’Università di Bologna.

 

26 ottobre 2025 | Amedeo Feniello – I NUMERI

Il matematico Leonardo Fibonacci (1170-1240 circa) da bambino visse a Bugia, nell’odierna Algeria, con il padre Guglielmo dei Bonacci. È lì che apprese la scienza dei numeri arabi da un grande maestro del posto. Fibonacci è noto per aver introdotto in Europa il sistema decimale, in sostituzione dei numeri latini. Nel suo Liber abbaci (1202) compaiono per la prima volta le nove cifre e il segno 0. Un segno che porta con sé le tracce di culture e mondi diversi: lo zero, in latino chiamato zephirus, è un adattamento dell’arabo sifr, a sua volta ripreso dal termine indiano śūnya, che significa ‘vuoto’.

Amedeo Feniello insegna Storia medievale all’Università dell’Aquila.

 

9 novembre 2025 | Alessandro Vanoli – LA BUSSOLA

Dicono sia nata ad Amalfi ma non è del tutto vero. La storia della bussola è la storia dell’incontro tra culture avvenuto sugli oceani attorno al X secolo, tra viaggiatori cinesi, arabi, greci e latini. Un incontro che avrebbe cambiato per sempre le sorti della navigazione, legando le rotte ai venti e alle direzioni geografiche. Un racconto che comincia con un ago calamitato e che continua sui segni tracciati nelle carte nautiche, sino all’accelerazione tecnologica contemporanea.

Alessandro Vanoli è storico, scrittore e divulgatore.

 

23 novembre 2025 | Paolo Ferri – IL TELESCOPIO

La storia del telescopio si identifica in un certo senso con la storia della modernità. Quando, il 7 gennaio 1610, Galileo puntò il suo telescopio artigianale verso Giove e ne scoprì le lune, la nostra idea di cosmo fu di colpo sconvolta, facendoci perdere il posto centrale nell’universo. Nei secoli successivi i progressi del telescopio sono stati continui, permettendoci di osservare l’universo sempre più in profondità, vedendolo crescere fino a orizzonti sempre nuovi. Oggi, grazie all’incredibile potenza dei telescopi moderni, spaziali e non, siamo alle soglie di una nuova era, in cui la nostra idea di universo sta per essere nuovamente rivoluzionata.

Paolo Ferri è fisico teorico e divulgatore. È stato responsabile delle operazioni spaziali dell’Agenzia spaziale europea.

 

14 dicembre 2025 | Vittorio Lingiardi – L’INCONSCIO

Si può parlare di invenzione dell’inconscio? O l’inconscio è sempre stato lì e bastava scoprirlo? Nel 1895, due medici viennesi, Sigmund Freud e Josef Breuer, negli Studi sull’isteria, danno vita scientifica a questo nuovo costrutto. Pochi anni dopo, Freud lo sviluppa nell’Interpretazione dei sogni e descrive la psicoanalisi come la terza sfida al nostro egocentrismo: dopo la rivoluzione copernicana, per cui non siamo più il centro dell’universo, e quella darwiniana, per cui il nostro regno è quello degli animali, la rivoluzione psicoanalitica ci insegna che non siamo padroni a casa nostra.

Vittorio Lingiardi è psichiatra, psicoanalista e insegna Psicologia dinamica all’Università di Roma “La Sapienza”.

 

21 dicembre 2025 | Piero Martin – LA BOMBA ATOMICA

Einstein, padre della relatività e pioniere della quantistica. Sacharov, il più giovane membro dell’Accademia Sovietica delle Scienze, autore di ricerche fondamentali su materia e antimateria.  Fisici, paladini dei diritti umani, alfieri della pace, premi Nobel; Einstein per la fisica, Sacharov per la pace. E attori primi nell’invenzione delle bombe atomiche: emblemi di quell’irrisolta contraddizione che ha creato quel «frutto terribile d’elettrica bellezza», come definito da Pablo Neruda.

Piero Martin insegna Fisica sperimentale all’Università di Padova.

Roma Storia Festival 2025

 

ROMA STORIA FESTIVAL
“Il racconto di Roma”

18-21 settembre 2025 a Roma

www.romastoriafestival.it

 

Dopo il successo delle prime tre edizioni, dal 18 al 21 settembre 2025 torna il Roma Storia Festival. Il grande racconto della storia nella Capitale si svolgerà in quattro giornate ricche di appuntamenti e novità, con il fil rouge della rassegna che resta ancorato alle lezioni magistrali, inedite e gratuite, tenute dai più autorevoli storici italiani, scrittori e studiosi.

Il tema di questa edizione è “Il racconto di Roma”: un percorso di voci, testimonianze ed esperienze diverse che aspira a cogliere i tratti unici della Città Eterna. La suggestiva cornice di piazza di Pietra, la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano e l’Aula del Consiglio della Camera di Commercio ospiteranno gli appuntamenti in programma.

L’evento è promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, ideato e progettato dagli Editori Laterza con il patrocinio della Commissione Europea e di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura.

Ogni edizione del Roma Storia Festival si fonda su una convinzione profonda: il desiderio di “vivere la Storia insieme” continua a essere un elemento fondamentale di coesione sociale. Roma non è solo un luogo, ma un racconto, un simbolo, un insieme di forze storiche che si riflettono nel presente.

 

Tutti gli incontri sono introdotti da Marta Bulgherini, e sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per un ingresso prioritario, è possibile registrarsi sul sito www.romastoriafestival.it e presentarsi nei luoghi del Festival con un anticipo di almeno 15 minuti.

Per aggiornamenti e informazioni si possono consultare i canali social Instagram, Facebook, YouTube e X degli Editori Laterza, delle Lezioni di Storia Laterza e della Camera di Commercio di Roma (e anche il canale TikTok delle Lezioni di Storia Laterza).

 

Agorà Festival: a Cesena dal 24 al 26 ottobre 2025

A CESENA NASCE AGORÀ FESTIVAL

“Fragilità: le sfide del presente”

dal 24 al 26 ottobre 2025 

 

Dal 24 al 26 ottobre 2025 si svolgerà a Cesena la prima edizione di Agorà Festival, ideato, progettato e organizzato dagli Editori Laterza e promosso dal Comune di Cesena, con la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e della Camera di Commercio della Romagna, e con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

Agorà Festival vuole essere una grande piazza delle idee, uno spazio di incontro trasversale e inclusivo, una manifestazione rivolta ad un pubblico ampio e diversificato per età, interessi, appartenenze. Un cantiere aperto di analisi, di confronti, di idee e di progetti. Senza steccati, senza confini disciplinari, con la partecipazione di molti protagonisti della vita pubblica italiana, dei più qualificati studiosi di varie discipline, di giornalisti e divulgatori. Gli appuntamenti si svolgeranno tra il Teatro ‘A. Bonci’, la sala Sozzi del palazzo del Ridotto e la Biblioteca Malatestiana.

Questa prima edizione del Festival è dedicata al tema: FRAGILITÀ: LE SFIDE DEL PRESENTE. L’etimologia della parola “fragilità” ci rimanda al verbo latino frangere, che indica un processo di rottura e di perdita di unità, l’andare in frantumi, la scomparsa di integrità e identità. Ed è curioso come sia proprio questa parola dalle radici così antiche a descrivere bene che cosa siamo diventati in questo avvio di millennio.

Fragile è oggi il singolo individuo su cui in questo tempo ci si ripiega sempre più e fragili sono le collettivitàle organizzazioni sociali, le economie, le democrazie.

Fragili sono i legami familiari, incerte sono le definizioni di appartenenza, meno scontate sono le scelte legate al più tradizionale ciclo di vita: siamo più liberi, e questo è un bene, ma il moltiplicarsi delle opzioni possibili rischia di farci vivere in uno stato di perenne incertezza. Se allarghiamo lo sguardo dal livello individuale e familiare a quello delle più ampie comunità a cui apparteniamo, assistiamo a una accelerazione dei processi che stanno mandando in frantumi l’ordine del mondo per come lo avevamo conosciuto: sul fronte dell’economia, la globalizzazione ha mostrato segnali di arresto e in pochi anni si è stravolta la geografia dei poteri economici. I rapporti tra Paesi e blocchi di Paesi sono in mutamento costante, e la parola “guerra” non è più – purtroppo – un ricordo del passato o il riferimento a mondi lontani.

Ancora, lo sviluppo tecnologico e l’affermazione dell’Intelligenza Artificiale stanno minando alla radice non solo il nostro modo tradizionale di produrre e di lavorare, ma anche una certa idea di unicità dell’essere umano. Infine, fragili sono i delicati equilibri climatici e ambientali del nostro Pianeta, che rischia di diventare un luogo inospitale per noi umani.

Per tutte queste ragioni fragilità è, dunque, la chiave di lettura con cui al Festival Agorà di Cesena abbiamo scelto di guardare la nostra contemporaneità, in un programma coerente declinato in diversi format: NELLA STORIA, COSE DELL’ALTRO MONDO, PRO E CONTRO, READING, PAROLE PERICOLOSE, ALL’ORIZZONTE, INTERVISTE. Tra gli ospiti confermati Alessandro Barbero per il format NELLA STORIA e Vera Gheno per il format PAROLE PERICOLOSE.

“Per tre giorni – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – Cesena sarà al centro della scena culturale nazionale grazie a questo grande festival, organizzato insieme alla casa editrice Laterza e con il prezioso supporto dei partner locali, che ringraziamo per aver creduto sin dall’inizio in questo progetto. La nostra città può vantare una straordinaria tradizione culturale, alimentata da tutte le discipline e le arti, e rappresentata dalla Biblioteca Malatestiana: un luogo voluto da Malatesta Novello per essere tramandato ai cesenati, e da cui ancora oggi traiamo ispirazione. Cultura significa dialogo, confronto, apertura a prospettive diverse. Cultura significa anche capacità di com-prendere, cioè mettere insieme e comporre. Per questo la prima edizione dell’Agorà Festival – pensato come un appuntamento annuale che proseguirà nei prossimi anni – vuole partire dalla comprensione delle fragilità del contemporaneo come base per costruire un progetto per il futuro che sappia ricucire il sentire e i bisogni di molti.”

Per capire un mondo sempre più complicato – dichiara l’Editore Giuseppe Laterza – abbiamo bisogno di uno sguardo largo e di mettere in dialogo idee e discipline diverse. Per affrontare le sfide del presente abbiamo bisogno di una prospettiva a lungo termine, sulla quale costruire progetti collettivi. Questa è la proposta di Agorà Festival: un’occasione per mettere a disposizione di tutti il sapere di questo tempo e di quello passato.”

In questo contesto la sfida del presente è mantenere salda la convinzione che non ci sia un destino segnato, che le alternative siano sempre possibili, e che le tante fragilità che ci descrivono e descrivono il nostro mondo siano altrettante sfide che vanno affrontate con consapevolezza e coraggio. Insieme.

 

Utilità dei classici, con Luciano Canfora

Utilità dei classici è il nuovo ciclo di incontri curati e condotti dal professor Luciano Canfora.
La rassegna nasce dall’idea di rileggere alcuni classici della letteratura mondiale ribadendone l’intramontabile valore oltre che letterario anche di guida e strumento di riflessione sul nostro presente.

 

Episodio 1: Lev Tolstoj, «Guerra e pace» 

 

Episodio 2: Victor Hugo, «I miserabili» 

 

Episodio 3: Senofonte, «Anabasi» 

Libri insieme: un incontro online

Giovedì 22 maggio, alle ore 16.00, Chiara Faggiolani presenterà e discuterà il suo Libri insieme. Viaggio nelle nuove comunità della conoscenza, in un incontro online sul canale YouTube degli Editori Laterza. L’incontro ci sembra un’occasione per mettere a confronto riflessioni ed esperienze di tante persone che in Italia operano per la promozione della lettura come fattore di aggregazione.

Le comunità della conoscenza di cui scrive l’autrice sono realtà che prendono forma in contesti e luoghi molti diversi: biblioteche “normali” e di condominio, gruppi di lettura analogici e digitali, librerie tradizionali e associative, silent reading party, ritiri letterari, human libraries. Attraverso conversazioni con decine di pionieri della lettura, l’autrice racconta micro-storie che vedono nella lettura l’agente di sviluppo per la comunità, lo strumento di rigenerazione urbana, di innovazione sociale, di contrasto alla solitudine e di promozione della salute.