Giustizia e politica
Negli ultimi trent’anni la criminalità in Italia è crollata, gli omicidi e anche gli altri reati sono in larga parte diminuiti. La popolazione carceraria è tuttavia quasi raddoppiata e il numero degli ergastoli è più che quadruplicato.
E’ cambiata radicalmente anche la politica penale. Ancora negli anni Novanta la maggioranza dei parlamentari italiani era favorevole all’abolizione dell’ergastolo; oggi tutte le forze presenti in Parlamento respingono l’idea di essere a favore non diciamo dell’ergastolo, ma perfino del carcere duro dell’ergastolo ostativo.
Questi straordinari mutamenti non sono spiegabili se non come effetti della riduzione delle garanzie del corretto processo quali limiti all’arbitrio punitivo e del declino della cultura garantista sia nel ceto politico che nel ceto giudiziario.
Contro tale regressione, questo libro ripropone il modello classico della giurisdizione pensale come accertamento dei reati legalmente predisposti; propone il rafforzamento delle garanzie penali e processuali idonee a realizzare tale modello. Sostiene infine la necessità di sviluppare una teoria del garantismo penale entro una teoria generale del garantismo, sulla base delle tesi che la maggior parte dei reati si previene con garanzie dei diritti e con politiche sociali, ben più che politiche penali.
Pagine: 384
Collana: Storia e Società
ISBN: 9788858152126