[Proposte di lettura]
Lingua e potere

Claudia Bianchi

Hate speech

Il lato oscuro del linguaggio

Commenti sessisti, insulti razzisti, attacchi omofobici: le parole possono essere scagliate contro gli altri per deriderli, ferirli, umiliarli, e ancor più per rinchiuderli in ruoli e posizioni di inferiorità. Le parole possono essere potenti strumenti di oppressione, pesanti come pietre.

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Giuseppe Antonelli

Volgare eloquenza

Come le parole hanno paralizzato la politica

Giuseppe Antonelli ci accompagna alla scoperta del ‘politicoso’, un linguaggio urlato, elementare e artificialmente popolare che ha fatto irruzione nelle nostre case, rimbalzando all’impazzata tra televisione e social network. I politici hanno adeguato il loro linguaggio a quello dei destinatari, accogliendo un lessico ad alta frequenza e con costruzioni sintattiche piane: è il passaggio dal paradigma della superiorità a quello del rispecchiamento. Irene Cagliero, “L’Indice”

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Federico Faloppa

Razzisti a parole (per tacer dei fatti)

Da vu’ cumprà vu’ lavà, da letterature etniche a campi nomadi, quando parliamo usiamo espressioni che ci sembrano normali, ma che invece sono banali, approssimative, contraddittorie. E non fanno che dimostrare un’evidenza che vorremmo nascondere: che spesso siamo razzisti, proprio a partire dal linguaggio.

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Achille Mbembe

Nanorazzismo

Il corpo notturno della democrazia

Il nanorazzismo è il razzismo fatto cultura e respiro, nella sua capacità d’infiltrarsi nei pori e nelle vene della società, nell’ora dell’ammaliamento di massa. È quella forma narcotica del pregiudizio che si esprime nei gesti in apparenza neutri di ogni giorno, di una frase in apparenza inconsapevole, di una battuta, di un’allusione e, bisogna pur dirlo, di una cattiveria voluta, di un’oscura voglia di stigmatizzare e soprattutto di fare violenza, ferire e umiliare, di infangare chi non si considera dei nostri.

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Gianrico Carofiglio

Con parole precise

Breviario di scrittura civile

Gianrico Carofiglio torna a ricordarci una grande verità: non è possibile pensare con chiarezza se non si è capaci di parlare e scrivere con chiarezza. Sta qui l’utilità di questo libro che è un po’ un saggio teorico, un po’ un manuale d’istruzioni, con dentro non meno rigore che ironia. Paolo Foschini, “Corriere della Sera”

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