Edizione: 2024, II rist. 2024
Pagine: 88
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858153444
ISBN digitale: 9788858154380
Argomenti: Attualità culturale e di costume, Storia della Chiesa, Storia contemporanea

Atti impuri

Lucetta Scaraffia

Il sesto comandamento, quello che intima di «non commettere atti impuri», è da sempre al centro della morale cattolica. Ma l’attenzione è sul peccatore, di cui la chiesa si occupa, e mai sulla vittima, che anzi rischia di essere complice di questa impurità.
Un nodo centrale, di estrema attualità, affrontato con coraggio e lucidità da una delle voci più originali del mondo cattolico.

Nella cultura giuridica della chiesa, e dunque nel codice di diritto canonico, lo stupro e l’abuso sessuale sono considerati trasgressioni del sesto comandamento e mai atto contro un’altra persona. Ma questo comandamento è l’unico del decalogo ad aver cambiato denominazione nel corso della storia: il «non commettere adulterio» delle origini bibliche è divenuto nel XVI secolo «non commettere atti impuri». Anche se si tratta sempre di norme relative al comportamento sessuale, la differenza è importante. L’adulterio è un atto che rompe gli equilibri comunitari e familiari, sconvolgendo le relazioni sociali, mentre gli atti impuri riguardano solo il peccatore, che diventa impuro. L’attenzione quindi si sposta dalle relazioni, danneggiate dalla trasgressione, all’impurità del solo colpevole: ecco perché la chiesa fa molta fatica a occuparsi delle vittime. Del resto, a causa di una concezione sbagliata della sessualità, di tipo solo maschile, nella cultura cattolica si crede che le vittime provino comunque piacere e quindi diventino così complici nella trasgressione. Per affrontare le radici degli abusi bisogna, dunque, ritornare a riflettere sul sesto comandamento.

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Edizione: 2024
Pagine: 88
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858153444

L'autore

Lucetta Scaraffia

Lucetta Scaraffia, storica e giornalista, ha insegnato Storia contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma ed è stata professoressa invitata alla Sorbona di Parigi. La storia delle donne, e della religiosità femminile in particolare, è tra i suoi principali interessi. È editorialista de “La Stampa” e dal 2007 è membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. Nel 2017 ha ricevuto, per la sua attività di storica e di giornalista, dal presidente della Repubblica francese, le insegne della Legion d’onore. Nel 2012 ha fondato l’inserto mensile dell’“Osservatore Romano”, che ha diretto fino al 2019. Tra le sue molte pubblicazioni: Dall’ultimo banco. La Chiesa, le donne, il sinodo (Marsilio 2016); La fine della madre (Neri Pozza 2017); La donna cardinale (Marsilio 2020); Anime nere. Due donne e due destini nella Roma nazista (con A. Foa, Marsilio 2021); Agnus dei. Gli abusi sessuali del clero in Italia (con A. Foa e F. Giansoldati, Solferino 2022). Per Laterza, tra l’altro, Rinnegati. Per una storia dell’identità occidentale (nuova edizione 2002) e Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (con M. Pelaja, nuova edizione 2014).

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