Edizione: 2022, II rist. 2022
Pagine: 200
Collana: i Robinson / Letture
Serie: Fact Checking
ISBN carta: 9788858146736
ISBN digitale: 9788858150092
Argomenti: Storia contemporanea

La Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo

Tommaso Speccher

L’Italia ha un problema aperto con la propria storia, dal fascismo agli anni ʼ70. La Germania ci appare diversa, capace di affrontare l’orrore del proprio passato nazista. Ma è davvero così? Oppure anche per i tedeschi la battaglia per la memoria è una battaglia, di giustizia e civiltà, per nulla scontata e sempre sotto attacco?

Nel discorso pubblico italiano e internazionale c’è una formula che ritorna costantemente: «la Germania ha saputo fare i conti con il nazismo». Se però andiamo a verificare quanto c’è di vero in questa frase, ci accorgiamo quanto il passato nazista abbia condizionato il lungo dopoguerra tedesco, generando una tacita e continua tensione, ma producendo solo occasionalmente effettive prese di responsabilità. In questo libro scopriremo come, dopo decenni di oblio e di silenzio interessato, si è cominciato ad affrontare questo tema. Soprattutto dopo la riunificazione del 1990, quando la rielaborazione dei crimini nazisti si fa strumento di unità politica e collettiva. Il periodo della Guerra fredda, invece, si distingue per la mancata riflessione sul passato; un passato sospeso, spesso rinnegato. Partendo dalle rovine della Germania post-bellica, passando per i movimenti studenteschi del ʼ68 e arrivando ai memoriali odierni, queste pagine raccontano biografie chiave, vicende emblematiche e dibattiti esemplari. E mostrano che ‘i conti’ sono stati fatti, sì, ma solo in parte e, forse, troppo tardi.

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Edizione: 2022
Pagine: 200
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858146736

L'autore

Tommaso Speccher

Tommaso Speccher, dopo il dottorato in Filosofia alla Freie Universität di Berlino, ha insegnato in qualità di libero docente presso le università di Verona, Berlino e Friburgo. Attualmente lavora come divulgatore, traduttore e ricercatore presso alcune istituzioni museali berlinesi tra cui il Museo ebraico, la Topografia del terrore e La Casa della conferenza di Wannsee. Tra le sue pubblicazioni, Täter und Opfer. Verbrechen und Stigma im europäisch-jüdischen Kontext (a cura di, con C.S. Dorchain, Königshausen und Neumann 2014) e Die Darstellung des Holocausts in Italien und Deutschland. Erinnerungsarchitektur, Politischer Diskurs und Ethik (Transcript 2016).

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