Valerio Eletti - Manuale di editoria multimediale
Appendice 5: Il diritto d’autore e l’opera multimediale di Nicola Pedde

Introduzione: un po’ di storia

La storia del diritto d’autore è intimamente connessa con l’evoluzione dei supporti tecnologici voluti dall’uomo per fissare, conservare e tramandare il prodotto della propria creatività. L’evento che più di ogni altro ne accelerò il processo di sviluppo e di diffusione può essere ricondotto all’invenzione di Gutenberg nel Quattrocento, che permise la produzione in serie di prodotti editoriali.

Il libro esce così dalla ristretta cerchia della tradizione ecclesiastica e inizia a diffondersi attraverso gli strati più colti della popolazione.

La figura dell’autore, sino a quel tempo pressoché sconosciuta, fatta eccezione per alcuni classici, assume una rilevanza crescente e sempre più numerose iniziano a divenire le opere commissionate da parte di mecenati e regnanti. La primordiale forma di individuazione di chi fosse, quindi, il titolare dei diritti sull’opera – anche se di diritti, certo, non si parlava all’epoca – generò un certo grado di confusione: spesso il finanziatore, l’ispiratore, l’autore vero e proprio e lo stampatore, a seconda del loro ruolo nella sfera sociale, venivano riconosciuti di volta in volta quali i «legittimatari» cui tributare onori e compensi.

Con l’aumentare delle tirature e della diffusione, si avvertì il bisogno di una forma di tutela che, non tanto per l’aspetto economico quanto per quello della paternità, garantisse l’onore e la reputazione dell’autore.

Si è soliti far risalire la disciplina del diritto d’autore intorno all’inizio del XVIII secolo, con lo Statuto della Regina Anna, del 1709, che introdusse il copyright, ossia il «diritto di copiare un’opera nel rispetto di talune norme a favore anche dell’autore del bene». Questo importante traguardo permetteva per la prima volta all’autore di essere riconosciuto come tale e, in misura modesta, di partecipare al vantaggio economico derivante dall’opera nonché alla sua tutela.

Fu la Rivoluzione francese, però, attraverso i principi ispiratori della libertà, dell’eguaglianza e della fraternità, a sancire lo sviluppo e la diffusione del moderno concetto di diritto d’autore ammettendo per la prima volta l’esistenza di una proprietà letteraria e artistica.

Tralasciando in questa sede ogni ulteriore indagine storica, ci limiteremo a concludere facendo presente soltanto che la moderna legislazione in materia di diritto d’autore è frutto dell’elaborazione di un consesso internazionale di giuristi che, con la Convenzione di Berna, dettò le basi interpretative della materia, concordandone i punti salienti e la ratio generale. Successive convenzioni in materia sono rappresentate dalla Convenzione universale del diritto d’autore firmata a Ginevra nel 1955 e dal Trattato per la protezione dei diritti degli esecutori, interpreti e produttori fonografici di Roma del 1961.

how to cheat with a married woman link click
husband cheated online why wifes cheat
buy cheap viagra online generic viagra with free shipping viagra without a presciption
what is abortion saiftec.com low cost abortion clinics
abortion center go facts on abortion

Diritto d’autore e copyright: dall’editoria su carta a quella multimediale

Il diritto morale

I diritti connessi

Le libere utilizzazioni

Termini di protezione del diritto d’autore

La legge di riconoscimento del software e delle banche dati

La cosiddetta «opera multimediale» e i suoi diritti di sfruttamento

Opera multimediale in quanto tale

Opera multimediale quale opera collettiva

Opera multimediale quale «composizione»

Opera multimediale quale «opera derivata»

Il contratto: rimedio a una lacuna normativa