Alessandro Barbero racconta Dante

Gli antenati, la politica, gli amici, l’amore, la guerra

Alessandro Barbero disegna un ritratto di Dante a tutto tondo, come uomo del suo tempo di cui condivide valori e mentalità, avvicinando il lettore alle consuetudini e ai costumi di una delle più affascinanti epoche della storia: il Medioevo.

Ecco dunque, in questa serie di video, le parole di Barbero a raccontare il mondo di Dante attraverso cinque particolari chiavi di lettura: i suoi antenati, la politica, ma anche gli amici, l’amore, la guerra.

Dante e gli antenati

“Il papà non era cavaliere, il papà era un uomo d’affari, un usuraio. Il nonno stessa cosa, il bisnonno non se ne sa molto. Ma il trisnonno? A Dante bambino in casa di sicuro hanno raccontato: “Il trisnonno era cavaliere!”, “Lo ha fatto cavaliere l’imperatore!”, “È andato alle crociate!”. Ci sarà qualcosa di vero? Noi non lo sappiamo. Ma di sicuro era questo che si raccontava in casa Alighieri.”

 

Dante e la politica

“Ebbene, il suo viaggio nell’oltretomba è collocato tra il marzo e l’aprile dell’anno 1300, cioè nel momento in cui lui era immerso fino al collo nella politica fiorentina […]. Insomma, non andiamo forse tanto lontano dalla verità dicendo che Dante, quando scrive la Commedia, sta anche pensando che se avesse continuato a far politica in quella città rischiava davvero di dannarsi l’anima.”

 

Dante e gli amici

“Avere tanti amici, per Dante, come per chiunque a quell’epoca, ha voluto dire anche sperimentare il dolore della morte delle persone care. Perché si moriva spesso, si moriva facilmente, si moriva giovani. Quando Dante scrive la Commedia, tanti dei suoi amici di giovinezza sono già morti. E lui fa di tutto per incontrarli nell’altro mondo.”

 

Dante e l’amore

“Dante per anni ha sognato Beatrice senza più rivederla. E poi la rivede: son sui diciotto anni, tutti e due. La incontra per la strada. Hanno più o meno la stessa età, lei un pochino più giovane, però la loro condizione sociale è cambiata enormemente. Perché Dante […] è pur sempre un adolescente, forse brufoloso, certo imbranato – perché lo racconta lui che era imbranato – e incontra per la strada Beatrice, che invece, alla stessa età, è una donna sposata […]. La incontra per la strada, lei è con altre gentildonne, più anziane, e lui quando vede che c’è Beatrice che gli viene incontro va nel panico, “io cercavo di non farmi vedere”. E invece lei lo vede, e lo riconosce, e lo saluta. E a lui sembra di toccare il cielo con un dito.”

 

Dante e la guerra

“Ci riesce difficile immaginare Dante a cavallo, con la cotta di maglia di ferro addosso, col grande elmo calato a nascondergli tutta la faccia e il nasone […]. Eppure Dante in vita sua ha indossato l’armatura e imbracciato lo scudo molto più spesso di quanto non gli sia capitato di mettersi in testa una corona d’alloro – cosa che probabilmente nella realtà non gli è capitata mai.”

 

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