
Pagine: 352
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858158432
Argomenti: Musicologia e storia della musica, Attualità culturale e di costume
Fryderyk Chopin
Ha fatto parlare a un solo strumento la lingua dell’infinito.
George Sand
Fryderyk Chopin è senza dubbio uno dei musicisti più grandi e più amati di ogni epoca, ma è anche uno dei più misteriosi. La sua musica è coinvolgente e riservata, immediata e raffinatissima: un’arte meravigliosamente paradossale, nella quale l’improvvisazione, il gesto estemporaneo, ha un ruolo centrale e, tuttavia, dà sempre l’impressione di essere rigorosamente calcolata. Per sua natura sfugge all’analisi e si ribella a ogni tentativo di spiegazione puramente razionale.
Giovanni Bietti ci porta dentro la sua musica mostrandone tanto la libertà espressiva quanto i meccanismi costruttivi e le fonti di ispirazione – lo sviluppo del pianoforte romantico, l’amore per l’opera italiana, l’influenza della musica popolare polacca, l’ambiente ‘privato’ e rarefatto dei salotti ottocenteschi.
Il libro si apre individuando le categorie interpretative della musica chopiniana, per poi ricostruire il contesto storico e sociale in cui il musicista visse e lavorò. Si entra così nel vivo della musica evidenziando le caratteristiche del suo linguaggio, per arrivare, infine, all’opera, ai diversi generi – Preludi, Studi, Mazurke, Polacche, Ballate, Scherzi, Notturni, Valzer, Sonate, Concerti – che Chopin esplorò offrendoci alcune tra le espressioni artistiche più alte nella storia della nostra cultura.
In chiusura, un’ampia intervista al pianista polacco Krystian Zimerman, interprete chopiniano di riferimento. È lo sguardo di un grande artista e ci svela un modo diverso, vivo, partecipe, di interpretare la musica di Chopin.
Pagine: 352
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858158432