Gli africani siamo noi
Barbujani comunica senza perdersi nell’accademismo, con linguaggio chiaro, colto ed efficace e un tocco di ironia. Un libro che deve essere letto.
Marco Aime, «doppiozero»
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l’armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici – fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via.
Questo libro cerca, al contrario, di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze.
Gli africani siamo noinon è uno di quei titoli che si tirano fuori per impressionare gli ingenui con un paradosso, ma è davvero la sintesi, la più onesta possibile, delle nostre frammentarie conoscenze sulle origini dell’uomo e sulla nostra vicenda evolutiva.
Rassegna stampa
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Gli africani siamo noi
Incrocio dopo incrocio, resta soltanto l'uomo
di C. Tuniz
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Gli africani siamo noi
Macchè razze, siamo tutti africani (e anche un po' neandertaliani)
di M. Cecchetti
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Gli africani siamo noi
Anche i genetisti smentiscono l'esistenza di razze umane
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Gli africani siamo noi
Il docente Barbujani è nella cinquina finalista del Galileo
di S. Govoni