Edizione: 2005
Pagine: 274
Collana: Percorsi [76]
ISBN carta: 9788842075240
Argomenti: Relazioni internazionali

Europa adriatica

Storia, relazioni, economia
Franco Botta - Italo Garzia (a cura di)
Dall'Italia - e in particolare da chi vive sull'Adriatico - l'allargamento a Est dell'Unione Europea appare solo come l'inizio di una partita ambiziosa che non può che concludersi con l'ingresso di tutti quei paesi balcanici che ne sono rimasti esclusi. Anche nel resto della vecchia Unione sta crescendo la consapevolezza che occorre adoperarsi per non lasciare zone d'ombra in Europa e per creare uno spazio comune di sicurezza, di stabilità e di sviluppo sostenibile. L'Italia, centro di gravitazione commerciale dei paesi europei sud-orientali, deve adoperarsi per rendere esplicito il proprio sostegno ai loro processi di crescita e di apertura internazionale e al riconoscimento da parte dell'Unione della loro vocazione europea. Da qui la necessità, avvertita dai curatori del volume, di stimolare una riflessione dal carattere fortemente interdisciplinare sui territori, sui popoli e sulle relazioni che esistono tra il nostro paese e i suoi vicini orientali.
Edizione: 2005
Pagine: 274
Collana: Percorsi
ISBN: 9788842075240

Gli autori

Franco Botta

Franco Botta insegna Economia dello sviluppo nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bari. Si è occupato di Mezzogiorno con un'ottica istituzionale e, negli ultimi anni, delle economie dei paesi dell'Europa sud-orientale e delle relazioni di prossimità che si stanno creando tra le due sponde adriatiche. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Sviluppo e competenze (con A. Vino, Bari 1999); Della globalizzazione, dello sviluppo sostenibile e degli altri giochi possibili (Bari 2001); Sviluppo e imprese in Albania (con G. Ancona, Bari 2002); Transizione nei Balcani e reti transadriatiche (con M. Capriati, Bari 2003); Giochi proibiti (con F. Del Prete, Bari 2004).

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Italo Garzia

Italo Garzia insegna Storia delle Relazioni Internazionali nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bari. Si è occupato dell'attività internazionale della Santa Sede e in particolare dei rapporti italo-vaticani durante i pontificati di Benedetto XV e Pio XII, dei quali ha scritto in La Questione Romana durante la prima guerra mondiale (Napoli 1981) e Pio XII e l'Italia nella seconda guerra mondiale (Brescia 1988). Attualmente si interessa dell'analisi dei modelli della diplomazia multilaterale, su cui ha scritto L'Italia e le origini della Società delle Nazioni (Roma 1995), e della nuova situazione internazionale venutasi a creare con la fine dell'equilibrio bipolare. È membro della Commissione incaricata dal Ministero degli Esteri di pubblicare la raccolta dei Documenti Diplomatici Italiani.

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