Indice
Edizione: 2006
Pagine: 226, ril.
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788842074373
Argomenti: Storia della Chiesa, Storia medievale, Storia moderna, Storia contemporanea

Cristiani in armi

Da sant'Agostino a papa Wojtyla
Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri
Nell'Antico Testamento Dio ordina la guerra, nel Vangelo esorta all'amore e alla pace, «perché per conquistare il regno dei cieli non occorrono armi materiali», scrive san Gerolamo. Ma quando il potere politico con l'imperatore Costantino sceglie la protezione del Dio dei cristiani abbandonando i vecchi dei del Pantheon romano, inizia per la nuova religione un processo lungo, contraddittorio e terribile: l'incompatibilità tra la fede cristiana e il servizio militare scompare e appena due anni dopo la vittoria di Costantino a ponte Milvio il concilio di Arles decreta che «coloro che lasciano l'esercito saranno allontanati dalla comunione». I simboli del martirio cristiano - l'arena insanguinata, il fascino della lotta, le armi della virtù, la corona della vittoria - segnano il linguaggio e la teoria della 'guerra giusta'. Per il cristiano la guerra diventa allora non solo accettabile ma anche meritoria e persino santa quando il nemico è un pagano o un eretico. Scrive Agostino d'Ippona: «Talvolta è necessario che gli uomini buoni intraprendano la guerra per comando di Dio o del governo legittimo». Questo è un libro sulle idee che nel pensiero cristiano hanno giustificato la guerra o favorito la pace dai primi secoli fino a oggi, da Paolo di Tarso a Karol Wojtyla, da Clemente di Alessandria a Giovanni XXIII.
Edizione: 2006
Pagine: 226
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788842074373