Edizione: 2025
Pagine: 248
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858157435
ISBN digitale: 9788858158562
Argomenti: Attualità politica ed economica, Diritto: teoria e storia, Storia moderna, Storia contemporanea

Una storia criminale del mondo

Colonialismo e diritti umani dal 1492 a oggi
Eugenio Raúl Zaffaroni

trad. di M. Croce; a cura e con un'introduzione di Alberto Filippi

Quando Cristoforo Colombo sbarcò nei Caraibi nel 1492, in quelle isole vivevano più di un milione di persone. Trent’anni dopo erano rimaste in mille. È qui che comincia, con il colonialismo e la costruzione di un ‘sistema-mondo’, la vera storia dei diritti umani: una storia criminale da ricostruire non solo per restituire dignità alle vittime, ma per dare vera credibilità a uno strumento oggi fortemente in crisi.

I diritti umani hanno una ‘storia breve’ e una ‘storia lunga’. Quella ‘breve’l’hanno scritta i Paesi del Nord, ricchi e sviluppati, e comincia con la seconda guerra mondiale. Quella ‘lunga’ inizia invece nel 1492, con la cosiddetta ‘scoperta’ dell’America e la creazione europea di un sistema coloniale e criminale. Un sistema fondato su omicidi di massa (50 milioni di morti solo nelle Americhe), sulla privazione di diritti e sulla deumanizzazione.
Zaffaroni propone un percorso critico legato ai molteplici modi in cui il colonialismo ha trovato espressione fattuale e ideologica, mettendo in discussione il suo rapporto con i diritti umani, originariamente celebrati come un trionfo proprio dalla stessa civiltà che ha teso la mano al patriarcato, alla misoginia, alla discriminazione, al razzismo e al classismo. Dallo smembramento dell’Africa al tardo colonialismo finanziario contemporaneo, passando per il colonialismo britannico in India e Oceania o quello francese in Indocina, i crimini dell’espansione americana e russa, i massacri delle repubbliche dell’ex Unione Sovietica e i crimini degli Stati Uniti e della Russia, i massacri delle repubbliche oligarchiche americane, le guerre in Congo, Algeria, Madagascar, Camerun, Malvinas, Iraq, Libia e Balcani, Zaffaroni porta alla luce questa ‘storia lunga’,occultata per giustificare tali atrocità con la sedicente superiorità della cultura colonizzatrice.
Oggi, più che mai, dobbiamo riscattare la memoria di questi crimini e riconoscere che fanno parte della storia dei diritti umani. Le guerre e i conflitti esplosi di recente (dall’Ucraina a Gaza) ci mostrano che i diritti umani come categoria giuridica avranno un futuro solo se usati come strumento di lotta giuridica dei popoli, in grado di emanciparli da una posizione di subordinazione geopolitica.

Edizione: 2025
Pagine: 248
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858157435

L'autore

Eugenio Raúl Zaffaroni

Eugenio Raúl Zaffaroni, professore emerito dell’Università di Buenos Aires, ha ricevuto dottorati honoris causa da oltre quaranta università europee e americane. Nel 2015 è stato nominato giudice della Corte interamericana dei diritti umani per il periodo 2016-2022. Tra il 2002 e il 2014 è stato ministro della Corte suprema di giustizia argentina. Oltre a prestare servizio nella magistratura per più due decenni, è stato eletto deputato della Città di Buenos Aires (1997-2000), presidente del Comitato di redazione della sua Convenzione costituente (1996) e terzo vicepresidente del Comitato di redazione dell’Assemblea nazionale costituente (1994). Nel 1990 è stato nominato direttore generale dell’Instituto Latinoamericano de las Naciones Unidas para la Prevención del Delito y el Tratamiento del Delincuente.

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