La diplomazia del terrore
Alla fine degli anni Sessanta, Italia, Francia, Germania occidentale e Gran Bretagna – Paesi già colpiti dal terrorismo interno – si trovarono a far fronte a una nuova minaccia: le organizzazioni armate, nate in Medio Oriente, che internazionalizzarono la propria lotta, esportando il terrorismo in Europa. Raggiunsero il loro obiettivo? Generarono il caos internazionale? O invece i Paesi europei riuscirono, almeno temporaneamente, a disarmare i terroristi, includendoli nel sistema delle relazioni internazionali?
Dall’attentato alle Olimpiadi di Monaco del 1972 sino alla strage di Lockerbie del 1988, passando per gli attacchi contro l’aeroporto di Fiumicino e la nave da crociera Achille Lauro, questo libro si pone un obiettivo ambizioso: quello di comprendere perché l’Europa non è riuscita a vaccinarsi contro il terrorismo internazionale del XX secolo, prevenendo la nuova ondata di violenza politica che ha avuto origine con l’attacco alle Torri gemelle del 2001.