Edizione: 2018
Pagine: 272
Collana: i Robinson / Letture
Serie: 10 giorni che hanno fatto l'Italia
ISBN carta: 9788858132555
ISBN digitale: 9788858134368
Argomenti: Attualità politica ed economica, Attualità culturale e di costume, Storia contemporanea

26 gennaio 1994

Antonio Gibelli

Nove minuti. In nove minuti si condensa un passaggio chiave della storia italiana, definito di volta in volta come transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica, o dalla ‘repubblica dei partiti’ all’epoca dei movimenti dominati da leader carismatici e improntati alla ‘demagogia’. Da questo momento il sistema politico italiano cessa di essere quello che è stato per circa mezzo secolo. Gli stessi fondamenti etico-politici dell’Italia repubblicana nata dalla tragedia della seconda guerra mondiale, dal crollo del regime fascista e dalla Resistenza sembrano per la prima volta messi in discussione alla radice, oscurati se non proprio manomessi.

Alle 17.30 del 26 gennaio 1994, Silvio Berlusconi fa la sua apparizione sugli schermi tv attraverso una delle tre grandi reti di sua proprietà. Esibendo un sorriso affabile, seduto dietro una scrivania, sullo sfondo una libreria con foto di famiglia, pronuncia un appello rivolto a tutti gli italiani. Il discorso dura circa 9 minuti e 30 secondi. Oltre 26 milioni di telespettatori sono raggiunti dal messaggio. È l’esordio di un terremoto politico. Di lì a poco l’imprenditore lombardo, proprietario di una mitica squadra di calcio e padrone di mezzo sistema televisivo, conquisterà la maggioranza parlamentare, divenendo capo del governo. Quella del 26 gennaio 1994 non è stata una battaglia campale, non la deposizione di un despota o una dichiarazione di guerra, un regicidio o il passaggio da una monarchia a una repubblica. Formalmente neppure un colpo di Stato. Nelle ore cruciali che qui ricostruiamo non si muovono truppe, non si decapitano condottieri, non si firmano patti: si definiscono gli sfondi di un set, i minuti e i secondi di un passaggio sugli schermi televisivi. Nondimeno, con quell’apparizione comincia una nuova era, che ha caratterizzato la storia dei sistemi politici. Una forma sfigurata e truccata di democrazia, che gli antichi chiamavano demagogia e taluni chiamano oggi populismo dell’audience: dominio di leader che pretendono di essere l’incarnazione del popolo e tendono all’esercizio di un potere affidato alla comunicazione semplificata e istantanea dei media di massa. Dalla tv ai social.

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Edizione: 2018
Pagine: 272
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858132555

L'autore

Antonio Gibelli

Antonio Gibelli è tra i massimi studiosi di storia della prima guerra mondiale. Ha fondato l’Archivio Ligure della Scrittura Popolare (ALSP), con sede presso l’Università di Genova, e nel 2015 è stato consulente della Rai per un ciclo dedicato alla Grande guerra. Collabora con i quotidiani “Il Secolo XIX” e “il manifesto”. Tra le sue opere: Il popolo bambino. Infanzia e nazione dalla Grande Guerra a Salò (Einaudi 2005); L’officina della guerra. La Grande Guerra e le trasformazioni del mondo mentale (Bollati Boringhieri 2007); Berlusconi passato alla storia. L’Italia nell’era della democrazia autoritaria (Donzelli 2010); La Grande Guerra degli Italiani (Rizzoli 2014).

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