
Edizione: 1997, II rist. 1998
Pagine: 414
Collana: Storia e Società
ISBN carta: 9788842053002
Argomenti: Storia: opere generali, Storia d'Italia, Storia economica
Pagine: 414
Collana: Storia e Società
ISBN carta: 9788842053002
Argomenti: Storia: opere generali, Storia d'Italia, Storia economica
Le campagne italiane da Roma antica al Settecento
«Filo conduttore di quest'opera è la ricerca dell'assenza contadina nella tradizionale cultura italiana, dal giorno in cui le campagne si identificarono con gli schiavi al tempo dell'antica Roma fino a quelli in cui i collaboratori dell'inchiesta Jacini si diedero volonterosamente a inquisire i costumi e la moralità della gente dei campi in nome di valori ad essa sensibilmente estranei. Occorsero secoli e secoli (e da allora non sono passati che pochi decenni) perché i contadini italiani esclamassero con Rocco Scotellaro È fatto giorno, siamo entrati in giuoco anche noi / con i panni e le scarpe e le facce che avevamo', e perché alla società italiana fosse consentito il privilegio cantato dal Corrado Alvaro di Gente in Aspromonte: ammirare le forme della civiltà contadina un attimo prima della loro dissoluzione, come accade alle mummie delle tombe, i cui tratti miracolosamente conservati sono dispersi dal primo contatto con l'aria, dal vento della storia».
In questo volume Barberis dà inizio al suo viaggio nella cultura più antica e profonda del nostro paese, rileggendo il passato delle campagne italiane alla luce delle problematiche dell'Italia contemporanea. Senza esitare a interpretare la riforma fondiaria di Tiberio Gracco sullo sfondo di quella del 1950, né ad individuare in alcuni passi di Livio e dei due Plinio i prodromi del leghismo o a profilare la lotta dei Comuni medievali all'insegna del part time.
Una interpretazione delle campagne che, procedendo oltre i temi della storia rurale, fornisce un ampio quadro sociologico e culturale, gettando luce, ad esempio, sulla nascita di alcuni prodotti tipici, sulle tradizioni e le culture popolari, sui rapporti sociali, i consumi, e le tracce che i contadini hanno lasciato in lingua e in letteratura.
In questo volume Barberis dà inizio al suo viaggio nella cultura più antica e profonda del nostro paese, rileggendo il passato delle campagne italiane alla luce delle problematiche dell'Italia contemporanea. Senza esitare a interpretare la riforma fondiaria di Tiberio Gracco sullo sfondo di quella del 1950, né ad individuare in alcuni passi di Livio e dei due Plinio i prodromi del leghismo o a profilare la lotta dei Comuni medievali all'insegna del part time.
Una interpretazione delle campagne che, procedendo oltre i temi della storia rurale, fornisce un ampio quadro sociologico e culturale, gettando luce, ad esempio, sulla nascita di alcuni prodotti tipici, sulle tradizioni e le culture popolari, sui rapporti sociali, i consumi, e le tracce che i contadini hanno lasciato in lingua e in letteratura.
Edizione: 1998
Pagine: 414
Collana: Storia e Società
ISBN: 9788842053002
Pagine: 414
Collana: Storia e Società
ISBN: 9788842053002