La letteratura romanesca
Antologia di testi dalla fine del Cinquecento al 1870
Il romanesco ha avuto nei secoli profonde trasformazioni, molte più di qualunque altro dialetto italiano. In tanta storia, una costante sembra però evidente: il suffisso '-esco' lo ha connotato a lungo come lingua degli strati bassi della popolazione. È stata la parlata dei servi, degli sbruffoni, dei bulli; solo alla fine del Settecento, nel generale dibattito sul dialetto, il romanesco è diventato espressione di intellettuali colti e consapevoli fino ad assurgere a vera e propria lingua d'arte nell'opera monumentale di Giuseppe Gioachino Belli. Il volume presenta un'antologia esaustiva della letteratura fino al 1870, arricchita da ampie introduzioni con brani riccamente commentati.