Edizione: 2017, II rist. 2017
Pagine: 144
Collana: Tempi Nuovi
ISBN carta: 9788858128701
ISBN digitale: 9788858129760
Argomenti: Attualità politica ed economica, Attualità culturale e di costume

Volgare eloquenza

Come le parole hanno paralizzato la politica
Giuseppe Antonelli

Nel momento stesso in cui si mitizza il popolo sovrano, lo si tratta in realtà come un popolo bue. Qualcuno a cui rivolgersi con frasi ed espressioni terra terra, cercando di risvegliarne bisogni e istinti primari. Da questa idea di popolo discende un’eloquenza volgare, rozza, semplicistica, aggressiva.
L’epoca in cui viviamo si definisce post-ideologica. È il tempo della post-politica e della post-verità. Ovvero (cambiando l’ordine degli addendi, la somma non cambia) politica e verità da post. Parole e slogan virali che fanno il giro della rete propagandando spesso opinioni su fatti mai esistiti. Quello a cui ci si riferisce con questa sfilza di post è, in realtà, un pensiero prepolitico. E la lingua che lo veicola, più che una neolingua, è una veterolingua che invece di mirare al progresso vorrebbe farci regredire, riportandoci agli istinti e alle pulsioni primarie. Indietro, o popolo!
Dal «Votami perché parlo meglio (e dunque ne so più) di te» si è passati al «Votami perché parlo (male) come te». Come la pubblicità, come la televisione, anche la politica alimenta il narcisismo dei destinatari, i quali – lusingati – preferiscono riflettersi che riflettere. Il meccanismo del ricalco espressivo innesca una continua corsa al ribasso. Un circolo vizioso che toglie al discorso politico qualunque forza propulsiva, qualunque dinamismo. Non una risposta ai bisogni degli italiani, ma pura ecolalia: ripetizione ridondante. Così le parole stanno paralizzando la politica.

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Edizione: 2017
Pagine: 144
Collana: Tempi Nuovi
ISBN: 9788858128701

L'autore

Giuseppe Antonelli

Giuseppe Antonelli insegna Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, collabora all’inserto “la Lettura” del “Corriere della Sera” e racconta storie di parole su Rai Tre. Tra i suoi ultimi libri Comunque anche Leopardi diceva le parolacce. L’italiano come non ve l’hanno mai raccontato (Mondadori 2014), La lingua in cui viviamo. Guida all’italiano scritto, parlato, digitato (Rizzoli 2017) e Il museo della lingua italiana (Mondadori 2018).

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