Edizione: 2010
Pagine: 368, con ill.
Collana: Opere varie
ISBN carta: 9788842093466
Argomenti: Storia di città e regioni d'Italia

La Puglia e il suo Acquedotto

Michele Viterbo

pref. di F. Amati


nuova edizione

«Capitolo dopo capitolo, parola dopo parola, col fiato mozzato dallo scorgere tanta bellezza così sconosciuta, c’è lo spazio per appropriarsi della storia di tutti e assieme ricostruire la storia d’ognuno.» dalla Prefazione di Fabiano Amati, Assessore regionale alle Opere pubbliche della Regione Puglia, quella dell’Acquedotto Pugliese è la storia delle vicissitudini sopportate e delle battaglie condotte dalle operose genti di Puglia e dai suoi figli più illuminati, per affrancarsi definitivamente dalla penuria e dal bisogno antico della sete. Vicende che si svolgono lungo l’arco di quasi un secolo e su cui il ponderoso studio di Michele Viterbo rimane, a quasi 60 anni dalla prima pubblicazione, un valido e solido punto di riferimento. Lo storico ripercorre puntualmente e cronologicamente gli interventi politici, i provvedimenti legislativi, i progetti iniziali e quelli definitivi che condussero alla costruzione del «più grande acquedotto del mondo», come venne definito per la lunghezza delle sue reti idriche che alimentano le regioni di Puglia e Basilicata e parte degli abitati dell’Irpinia, del Molise e della Calabria. Una ‘grande opera’ che ben può rappresentare il primo fondamentale evento post-risorgimentale della regione pugliese. Il volume viene oggi riproposto al pubblico con una Postfazione di Massimiliano Scagliarini che dà conto degli ultimi 50 anni di vita dell’Acquedotto, a quasi un secolo dalla sua nascita, nella consapevolezza che è ancora lungo il lavoro da farsi prima che l’ambizioso progetto possa davvero dirsi compiuto.

Edizione: 2010
Pagine: 368
Collana: Opere varie
ISBN: 9788842093466

L'autore

Michele Viterbo [Peucezio]

A MicheleViterbo (1890-1973) sono legate moltissime realizzazioni, tra cui la Pinacoteca provinciale, il campo di aviazione di Palese, l’azione risolutiva per la istituzione dell’Università e della Fiera del Levante, la costruzione di vari istituti scolastici, la creazione di una fitta rete di dispensari, l’Ente pugliese di cultura popolare, la Camera di commercio italo-orientale, il Consorzio per la bonifica del Locone, il restauro di Castel del Monte e di altri monumenti. Si potrebbe pensare alla classica figura dell’«amministratore illuminato», ma egli fu anche e soprattutto uno storico (per oltre un ventennio Presidente e instancabile animatore del comitato di Bari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento), un letterato, un meridionalista operoso: oltre settanta tra volumi ed opuscoli, più di millecinquecento articoli a carattere prevalentemente storico ed economico-sociale, pubblicati in circa cinquanta quotidiani, settimanali, riviste. Gente del Sud, la sua opera più complessa, è stata segnalata con “alto elogio” all’Accademia dei Lincei, e ha ricevuto il premio dell’Accademia Pontaniana.

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