Edizione: 2021, II rist. 2021
Pagine: 176
Collana: i Robinson / Letture
Serie: Fact Checking
ISBN carta: 9788858143841
ISBN digitale: 9788858145593
Argomenti: Attualità politica ed economica, Attualità culturale e di costume, Storia contemporanea

Prima gli italiani! (sì, ma quali?)

Francesco Filippi

‘Prima gli italiani’ è uno slogan di grandissimo successo. Lo abbiamo sentito ripetuto migliaia di volte e lo troviamo in rete in ogni dove. Prendiamolo sul serio, allora: chi sono questi italiani che devono venire prima? Gli eredi dei Romani o quelli che abitano la nostra penisola?Insomma, quand’è che siamo diventati italiani? E perché?

Quando diciamo: «Prima gli italiani!» cosa intendiamo? Chi ha la cittadinanza italiana o chi in Italia ci abita? Chi parla italiano? Chi ha genitori italiani o chi in Italia ci è nato? E non è la prima volta che ci poniamo questa domanda: ha cominciato Dante con la ‘serva Italia’; poi d’Azeglio con gli ‘italiani da fare’; e ancora, i ‘santi, poeti e navigatori’; gli ‘italiani nuovi’ fascisti o ‘gli italiani brava gente’. Urliamo questo slogan in un paese dai confini incerti, diviso tra nord e sud, est e ovest, città e campagna. Un paese che ha faticato a parlare la stessa lingua, che racconta a sé stesso una storia composta di micromemorie di parte. Un paese in cui i momenti più divisivi della vita pubblica sono proprio le feste nazionali. Ora questa identità frammentata è messa ulteriormente sotto stress dalle generazioni di ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori ‘forestieri’. E negli stadi, con la realtà attorno a smentire l’ennesimo precario schema identitario, si grida: «Non ci sono negri italiani».

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Indice Estratto
Edizione: 2021
Pagine: 176
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858143841

L'autore

Francesco Filippi

Francesco Filippi, storico della mentalità e formatore, è co-fondatore dell’associazione Deina. Ha pubblicato, tra l’altro, il best seller Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo (Bollati Boringhieri 2019, per oltre un anno ai vertici delle classifiche di vendita) e Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto (Bollati Boringhieri 2020).

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