
Pagine: 272
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858158463
Argomenti: Storia antica
Polemos
«Cantami, o Diva, del Pelide Achille / l’ira funesta…»: chi non ricorda il celebre incipit dell’Iliade? Dal suo primo verso, il capolavoro omerico ci parla di guerra. Ma non c’è solo l’epopea di Troia, tutta la storia ellenica è una sequenza quasi ininterrotta di conflitti: Maratona, Salamina, le Termopili...
Il modo in cui la Grecia guardava alla guerra offre uno sguardo originale sulla sua civiltà e la sua eredità.
Nella civiltà delle poleis, ogni generazione mandava soldati a combattere e morire; ogni generazione era testimone di devastazioni e saccheggi. Insomma, la guerra per i Greci faceva parte della ‘normalità’ della vita. È naturale, dunque, che fosse una presenza forte del discorso pubblico, ma anche dell’immaginario, delle espressioni artistiche e del sistema di valori. Ma che rapporto avevano con la guerra gli antichi Greci? Come vivevano questa ‘normalità’? Esistevano voci che si schieravano contro questa pratica, invocando altre vie di superamento dei conflitti?
Il libro – facendo tesoro della storiografia ma anche delle voci altissime della letteratura, dall’epica alla tragedia – ricostruisce i tanti aspetti della guerra: dalla sua dimensione pratica e quotidiana alle tecniche militari, dal modo di guardare al nemico al peso degli imperialismi.
Pagine: 272
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858158463