Edizione: 2012, III rist. 2013
Pagine: 608, con ill.
Collana: Biblioteca Universale Laterza [652]
ISBN carta: 9788842099833
Argomenti: Scienze: storia e saggi

Coscienza

Che cosa è
Daniel C. Dennett

trad. di L. Colasanti, ill. di P. Weiner

Coscienza è il migliore esempio che abbia mai incontrato di un testo scientifico, capace di parlare sia ai professionisti che al lettore comune.
George Johnson, "The New York Times Book Review"

Ciascun capitolo del libro regala così tante idee nuove e brillanti che nelle mani di un filosofo ordinario basterebbero per riempire un libro intero.
Richard Dawkins

Questo libro è frutto di molti anni di frequentazione con neurobiologi, psicologi cognitivi e di intelligenza artificiale, nel tentativo di comprendere il cervello/mente. Il risultato è una scrittura scientifica del tipo migliore: accessibile ma non banalizzante, ironica ma rigorosa.
Kwame Anthony Appiah

Che cosa trasforma un puro frammento di materia in un essere animato? Coscienza è un arazzo di intuizioni profonde. Tessendo psicologia, neurologia, computer science e filosofia, Dennett ha scritto un libro profondo e importante che è anche chiaro, stimolante e spiritoso. Queste pagine sono la filosofia al suo meglio.
Douglas R. Hofstadter
 

«La coscienza è un tema che spesso lascia ammutoliti e perplessi anche i più sofisticati pensatori. È praticamente l’ultimo mistero ancora in piedi. Che cosa potrebbe essere più ovvio, per ciascuno di noi, dell’essere un soggetto cosciente dell’esperienza, un soggetto che gode di percezioni e sensazioni, che soffre per il dolore, che concepisce idee e che consciamente delibera? Se questo è innegabile, cosa mai può essere la coscienza in se stessa? Come possono dei corpi fisici viventi nel mondo fisico produrre tali fenomeni? Questo è il mistero.»

La coscienza è davvero ciò che ci distingue dagli altri esseri animati? È riducibile a processi chimici e meccanici? Se sì, che parte hanno in questi processi il dolore e l’amore, i sogni e la gioia? Sono alcune delle grandi domande su cui si arrovellano filosofi e scienziati a partire da Cartesio, ma le teorie sulla coscienza elaborate finora, sostiene Dennett, sono tutte sbagliate, anche se la loro semplicità intuitiva ci spinge a crederle vere. Vero è, semmai, che non c’è traccia nel nostro cervello di un Autore Centrale, responsabile assoluto del nostro Sé, produttore di un unico e definitivo flusso di coscienza. La nostra mente non funziona tanto come una dittatura o una monarchia, quanto come una democrazia molto sofisticata: «Spiegherò i vari fenomeni che compongono ciò che chiamiamo coscienza, mostrando come siano tutti effetti fisici delle attività del cervello, come queste attività si siano evolute e come facciano sorgere le illusioni sui loro poteri e le loro proprietà. Proporrò, insieme ai fatti scientifici, una serie di storie e analogie per rompere vecchi abiti di pensiero e aiutare a organizzare un’unica visione coerente, sorprendentemente diversa dal tradizionale punto di vista sulla coscienza».

Edizione: 2013
Pagine: 608
Collana: Biblioteca Universale Laterza
ISBN: 9788842099833

L'autore

Daniel C. Dennett

Daniel C. Dennett, filosofo statunitense, è professore alla Tufts University di Medford (Massachusetts) e dirige il Center for Cognitive Studies della stessa università. Le sue ricerche hanno suscitato vasta eco nel settore delle scienze cognitive e i suoi scritti hanno avuto larghissima diffusione. Tra i suoi più recenti volumi tradotti in italiano: L'idea pericolosa di Darwin. L'evoluzione e i significati della vita (Torino 2004); L'evoluzione della libertà (Milano 2004); Sweet dreams. Illusioni filosofiche sulla coscienza (Milano 2006); Rompere l'incantesimo. La religione come fenomeno naturale (Milano 2007); Dove nascono le idee (Roma 20112).

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