Il progettista riflessivo
Scienze sociali e progettazione architettonica
Architetti e urbanisti si trovano oggi a dover fronteggiare una crescente domanda sociale di un diverso habitat: quartieri dove si possa vivere bene, case funzionalmente e simbolicamente migliori, ospedali che contribuiscano alla guarigione o alla tutela della salute. Si esige una architettura per la 'gente' che tenga conto della complessità dei bisogni individuali e collettivi; capire per chi e perché si progetta diventa la vera sfida dell'architetto contemporaneo che ha ancora vivo il sogno, consegnatogli da una tradizione che risale al Rinascimento, di essere, oltre che artista e tecnologo, anche ingegnere sociale. Da qui, la necessità di un incontro con la sociologia e la psicologia, per trovare nuove soluzioni per una progettazione urbanistica e architettonica che sia, senza retorica, a misura d'uomo.