Val più la pratica
«La grammatica può essere anche un oggetto di piacevole lettura, quando il grammatico si diverte ad abbattere i pregiudizi che circolano nelle opinioni correnti; e quando, come Andrea De Benedetti, lo fa con un brio che non intacca mai il rigore dell'argomentazione.» Luca Serianni
«Ditemi pure che sono strano, ma a me da piccolo la grammatica piaceva da morire. Mi piaceva scrivere paginate di coniugazioni verbali, classificare le parole in articoli, avverbi e congiunzioni, come altri bambini più sani di me facevano con le farfalle o i fossili. Poi arrivarono le scuole superiori, un'altra età e un'altra grammatica, tutta analisi logica e prescrizioni spesso incoerenti e immotivate. Mi avevano assicurato che le frasi erano sempre dotate almeno di un soggetto e di un verbo, ma io trovavo in continuazione enunciati orfani di mamma o papà . Mi avevano spiegato che il soggetto 'fa l'azione', ma io lo vedevo spesso subire inerme i colpi impietosi di verbi come 'cadere', 'soffrire' o 'essere picchiato'. Mi avevano insomma fatto capire che la grammatica aveva una risposta per tutto, ma quando avevo qualcosa da domandarle mi sembrava che lei per prima avesse le idee piuttosto confuse.»
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