La marcia su Roma
Roma, ottobre 1922: un sistema apparentemente saldo come lo Stato liberale crolla nell’inconsapevolezza di tutti. Com’è stato possibile? Un saggio affidato a fonti poco note o del tutto inedite sottrae l’ingresso nella capitale degli squadristi alla cifra romanzesca dell’improvvisazione e lo restituisce alla sua dimensione violenta e organizzata, nella cornice d’una capillare occupazione delle città italiane. Una tesi incontestabile.
Simonetta Fiori, “la Repubblica”
In questo prezioso lavoro, Giulia Albanese esamina la violenza fascista dal 1919 al 1923 e segnala come essa sia stata, a dispetto di oblii e revisioni postumi, un ingrediente inseparabile dell’avanzata del regime. Non ha scoperto nulla di segreto, la documentazione è fitta e agli atti. Perché viene così facilmente obliterata? Giulia Albanese parla di ottanta anni fa, ma chi legge riconosce con allarme più di una eco di oggi, o almeno degli ultimi vent’anni.
Rossana Rossanda, “il manifesto”