L'eterno dibattito sull'editoria pura, l'urgenza di difendere il pluralismo dell'informazione come patrimonio di una moderna democrazia, il problema della funzione del giornalismo e del giornale di fronte alla terza rivoluzione tecnologica e a un processo di demassificazione del mercato mediatico rendono la vicenda de "Il Secolo XIX" densa di significati. Testata autorevole e di tradizione antica, dal 1897 di proprietà della famiglia Perrone, il "Decimonono" offre un primo, rilevante, esperimento di quel connubio tra sistema dell'informazione e centri di potere economico, destinato a segnare l'avvenire e gli equilibri della carta stampata. Lungo tale direttrice, il foglio riflette un'altra storia, locale e nazionale, quella di Genova, 'laboratorio del ferro e del fuoco', 'cantiere' e 'porta' delle Americhe e, insieme, della maggior impresa meccanica del tempo, l'Ansaldo. Ma è lo stesso "Secolo XIX", in un'analisi che si proietta sull'oggi, a restituire tra il 1968 e il 1974 la battaglia più autentica per l'indipendenza e per la libertà di stampa, battaglia ora identità del quotidiano per antonomasia di Genova e della Liguria.