Edizione: 2004
Pagine: 340, ril.
Collana: Collezione Storica
ISBN carta: 9788842074625
Argomenti: Diritto: teoria e storia

Diritto e tempo nella tradizione europea

Mario Bretone

nuova edizione

«Il tempo è la cosa più saggia nel nostro mondo»; è «ingegnoso, giudizioso e sottile». Così Matthew Hale, difensore del common law dagli attacchi di Hobbes, intorno alla metà del Seicento. Quale rilevanza ha il tempo, e la memoria, nella costruzione di una ragione giuridica? Su questa domanda si articola la prima parte del volume. Essa non considera solo il pensiero antico in alcuni momenti decisivi: il platonismo, per esempio, e la riflessione aristotelica, o la giurisprudenza romana; ma approfondisce il dialogo, ora solidale ora polemico, che la modernità intrattiene con la cultura classica: dalla critica umanistica della Compilazione giustinianea, e da Bacone, Hobbes e Leibniz, a Bentham e a Savigny, sino a Schmitt e a Kelsen. Nella seconda parte il libro compie anche un esame di coscienza e si interroga, ancora una volta, sugli intenti e i modi di una storiografia giuridica nella società contemporanea.
Edizione: 2004
Pagine: 340
Collana: Collezione Storica
ISBN: 9788842074625

L'autore

Mario Bretone

Mario Bretone (Napoli, 1932) è professore emerito Diritto romano l'Università di Bari, dopo aver insegnato anche nell'Università di Firene e presso il “Centro di studi romanistici Vincenzo Arangio-Ruiz” di Napoli. È socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei.

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