La libertà perduta
Siamo più liberi di quanto fossero mai stati i nostri padri, così almeno ci vanno ripetendo; invece non è vero. Alla libertà si va sostituendo la licenza, l'arbitrio del più forte; alla tolleranza è subentrata una miscela d'anatemi e di livori collettivi. Giacché ogni conquista di libertà è sempre revocabile, e lungo il corso della storia è stata spesso revocata. Ora si tratta di riprendersela. Con uno stile ironico e brillante, una denuncia del malessere di cui soffrono gli italiani.