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Edizione: 2001
Pagine: 376, ril., con ill.
Collana: Collezione Storica
ISBN carta: 9788842064718
Argomenti: Storia dell'arte, Storia moderna

Artisti, gioiellieri, eretici

Il mondo di Lorenzo Lotto tra Riforma e Controriforma
Massimo Firpo
«Un'indagine appassionante». Antonio Pinelli, la Repubblica
«Il libro di Firpo è una gemma, che preziosamente documenta l'intricata ricchezza della vita religiosa italiana del primo Cinquecento». Sergio Luzzatto, TuttoLibri - La Stampa

Nell'ottobre del 1540 Lorenzo Lotto (1480-1556), allora sessantenne, registrò nel suo Libro di spese di aver ultimato «doi quadretti del retrato de Martin Luter et suo moier». Nel settembre del 1554, Lotto divenne oblato nella Santa Casa di Loreto (cioè laico ma al servizio del monastero). Solo quattordici anni dividono uno scarto così profondo di identità religiosa. Non dobbiamo meravigliarcene: Lorenzo Lotto come altri pittori e scultori, architetti e musicisti, al pari di ogni altro gruppo sociale, intellettuali e artigiani, non era rimasto estraneo alle inquietudini religiose scaturite dal confronto con il protestantesimo. Il Concilio di Trento (1563) aveva, però, cambiato tutto e ribadito tutti i punti controversi dell'ortodossia cattolica romana. Alla produzione figurativa non era rimasto che adeguarsi ai nuovi canoni di decoro, ai nuovi compiti pastorali e pedagogici, alle nuove finalità celebrative dell'età controriformistica. Cosa che certo influì sul modo di pensare e produrre immagini, aprendo contraddizioni profonde fra tradizione figurativa e innovazione tecnologica, fra scrupoli di verità ed esigenze di cautela, fra volontà di testimonianza e vincoli di committenza. In pagine preziose, Massimo Firpo ricostruisce i contesti dell'esperienza religiosa di Lorenzo Lotto tra il 1530 e il 1540, tra Venezia e le Marche, fino a disegnare i contorni del complesso mondo in cui egli visse: il convento domenicano dei Santi Giovanni e Paolo, i suoi amici e conoscenti veneziani, tipografi, artisti, letterati, e soprattutto l'universo di orefici e gioiellieri le cui botteghe intorno a Rialto ospitavano ardite discussioni sulla grazia e la predestinazione, la fede e le opere, i sacramenti e l'autorità del papa.

Edizione: 2001
Pagine: 376
Collana: Collezione Storica
ISBN: 9788842064718

L'autore

Massimo Firpo

Massimo Firpo, accademico dei Lincei, ha insegnato Storia moderna alle Università di Cagliari e di Torino (di cui è professore emerito) e alla Scuola Normale di Pisa. Tra le sue più recenti pubblicazioni, L’eretico che salvò la Chiesa. Il cardinale Giovanni Morone e le origini della Controriforma (con G. Maifreda, Torino 2019). Per Laterza è autore di: Artisti, gioiellieri, eretici. Il mondo di Lorenzo Lotto tra Riforma e Controriforma (2001); Vittore Soranzo vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell’Italia del Cinquecento (2006); “Navicula Petri”. L’arte dei papi nel Cinquecento (con F. Biferali, 2009); La presa di potere dell’Inquisizione romana. 1550-1553 (2014); Juan de Valdés e la Riforma nell’Italia del Cinquecento (2016); Immagini ed eresie nell’Italia del Cinquecento (con F. Biferali, 2016); Il Beneficio di Cristoe l’eresia italiana del ʼ500 (con G. Alonge, 2022).

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