
Edizione: 2001
Pagine: 398
Collana: Fare l'Europa
ISBN carta: 9788842063469
Argomenti: Storia medievale, Storia d'Europa
Pagine: 398
Collana: Fare l'Europa
ISBN carta: 9788842063469
Argomenti: Storia medievale, Storia d'Europa
La prima rivoluzione europea
970-1215
L'Europa non è nata nel primo millennio dell'era cristiana, come di solito si crede, ma nel secondo. Gli europei, dal momento in cui si sono sentiti tali, hanno accarezzato l'idea di essere eredi delle civiltà classiche del mondo mediterraneo e pensato che la loro fosse il prodotto della fusione della cultura umanistica di Grecia e Roma, con le intuizioni spirituali e le forze morali della tradizione religiosa giudaico-cristiana. Quest'idea, come molte altre caratteristiche della civiltà europea, è un prodotto dell'XI e XII secolo, quando l'Europa nord-occidentale, che era rimasta a lungo una regione periferica, conquistò per la prima volta una centralità continentale. Tuttavia, dal blocco di materiali sociali, economici, istituzionali e intellettuali che l'eredità greco-romana fornì alla nascente Europa, gli uomini e le donne dell'XI e XII secolo presero quello che vollero per la loro intricata costruzione e scartarono il resto. La verità è che, quando essi non trovarono quello di cui avevano bisogno tra le reliquie del passato, inventarono forme nuove. L'edificazione di una civiltà richiese profondi cambiamenti nell'organizzazione economica e politica, producendo una trasformazione permanente nella divisione del lavoro, nelle relazioni sociali, nella distribuzione della ricchezza. Nel provocare e consolidare questi cambiamenti, un ruolo essenziale fu giocato dalla cultura delle città che fornì ai suoi abitanti la visione, l'unità e la coerenza di propositi necessari per produrre mutazioni così profonde e radicali da giustificare l'uso della parola rivoluzione.
Edizione: 2001
Pagine: 398
Collana: Fare l'Europa
ISBN: 9788842063469
Pagine: 398
Collana: Fare l'Europa
ISBN: 9788842063469