Beni comuni
Cosa hanno in comune l’acqua potabile, una foresta, una piazza, con la salute dei cittadini o i flussi di conoscenza che scorrono nella rete? La risposta è che in tutti i casi si tratta di ‘beni comuni’ non appropriabili né da privati né dallo Stato. È paradossale che una evidenza così lampante solo da qualche anno concentri l’attenzione di un numero crescente di giuristi, filosofi, antropologi, fino a diventare oggetto di un vero e proprio manifesto come questo. Roberto Esposito, “la Repubblica”
Questo Manifesto si propone di far emergere in piena luce il ‘potenziale rivoluzionario’ della nozione di ‘beni comuni’. Con scrittura chiara e accattivante, Mattei guida il lettore alla scoperta delle diverse modalità con cui il ‘saccheggio’ dei beni comuni opera e alla conoscenza dei movimenti più significativi che hanno prefigurato nuovi scenari. Sandro Mezzadra, “il manifesto”
Rassegna stampa
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Beni comuni
Acqua, lavoro, salute, ben tornati beni comuni
di Lelio De Michelis