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Edizione: 2001
Pagine: 112
Collana: Cultura e Industria
ISBN carta: 9788842060505
Argomenti: Storia dell'industria

La Società elettrica sarda dalla sua fondazione alla crisi degli anni Trenta

Marina Cadoni
La piattaforma politico-economica che faceva da collante alla "grande trasformazione" iniziata nell'Italia meridionale in età giolittiana legò il rinnovamento dell'agricoltura alle opere di bonifica e alla costruzione di laghi artificiali per la produzione di energia elettrica ad uso industriale. Anche in Sardegna, con l'aiuto di alcuni valenti ingegneri (Angelo Omodeo, Luigi Kambo, Claudio Marcello, Dionigi Scano) e con il sostegno finanziario della Banca Commerciale, questi progetti si tradussero in realtà. Essi furono poi abbandonati negli anni Trenta in favore del polo carbonifero, che impegnò vanamente preziose risorse finanziarie, e poterono essere ripresi solo dopo la fine della seconda guerra mondiale. La ricerca di Marina Cadoni consente al lettore di riflettere sulle profonde ferite inferte dal fascismo allo sviluppo economico, ramificato ma ancora gracile, che il progetto elettro-irriguo aveva per la prima volta fatto germogliare nell'isola. Dalla Presentazione di Gianfranco Tore
Edizione: 2001
Pagine: 112
Collana: Cultura e Industria
ISBN: 9788842060505

L'autore

Marina Cadoni

Marina Cadoni (Santa Giusta, OR, 1961) si è laureata in Pedagogia nell'Università di Cagliari. Ha fatto esperienze nell'ambito della promozione turistica e della difesa ambientale. Ha svolto funzioni culturali in associazioni promosse dagli enti locali. Attualmente esercita l'attività di pedagogista.

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