Platone e la conoscenza di sé
«Poiché vera scienza è quella in virtù della quale l'uomo si cura di sé, Platone non scrive per comunicare ad altri un sapere da lui già guadagnato e messo al sicuro in un tempo precedente e per una strada diversa da quella percorsa con i suoi dialoghi. I dialoghi non sono l'esposizione drammatizzata di una dottrina già compiuta. Essi quindi vertono attorno alla scienza che rende l'uomo felice, ma non per trasmetterla o trasferirla al lettore come un insieme di conoscenze sul quale possa allungare le mani per riempire la sua anima» (dall'Introduzione).