Avvertenza
I. L'avvio della modernità letteraria
Una generazione di scrittori «crucciosi» - Milano, il «microscopico Parigi della Lombardia» - Le officine della letteratura - I nuovi circuiti editoriali - I confini della narrativa scapigliata
II. La Scapigliatura tra romanticismo e positivismo
Il rifiuto della tradizione romantico-risorgimentale - L'apertura ai modelli europei - Contro l'ottimismo positivista - Il conflitto arte-scienza
III. Il pubblico degli scapigliati
Dal «noi» di Manzoni all'«io sol io» di Dossi - La sfida al lettore - Il dialogo con la «migliore società» - Le provocazioni dei fratelli Boito - Il feuilleton sperimentale di Praga - Tarchetti: «Io scrivo per me medesimo»
IV. Romanzi brevi e racconti d'effetto
La scelta della prosa - Dal passato storico al presente - «Frammenti di libri» - Un appendicismo raffinato - Il rinnovamento della novella - Il campo del fantastico
V. La narrativa dell'io
L'eclisse del narratore onnisciente - Gli sfoghi di un autore narcisista - I procedimenti dissolventi dell'umorismo - Schizzi, acquerelli, gite col lapis - La tavolozza dei letterati girovaghi
VI. Ritratti di giovani artisti
Protagonisti ventenni e immaturi - Solitari egocentrici - Senza famiglia - La latitanza delle figure d'autorità - Le tecniche di sdoppiamento - La raffigurazione fisionomica
VII. Il dualismo tematico
Tutto è doppio - Guerra e pace - Conservazione e modernità - Città e campagna - Maschile e femminile
VIII. Le forme dello stile scapigliato
Una comune scelta antirealistica - L'espressionismo risentito di Dossi - I riflessi e i ricordi di Bazzero - Il giornalismo espressionistico di Faldella - L'impressionismo inquieto di Praga - La negazione melodrammatica di Tarchetti - Gli esperimenti eccentrici di Arrigo - l'eleganza eclettica di Camillo
Nota bibliografica
Indice dei nomi e dei titoli