Introduzione. Le spinte propulsive di un'evoluzione
Ringraziamenti
Parte prima 1945-1965. Continuità o crisi
I. Manifestazioni di una prima evoluzione (1930-1945)
La prima diffusione dell'architettura moderna - L'esposizione «Lo Stile Internazionale» (1932) - Il ruolo della seconda generazione di architetti del Movimento Moderno - Ritorno e nuovo sviluppo del classicismo - Dall'uomo ideale all'uomo comune
II. La diffusione del Metodo Internazionale
Diffusione dello Stile Internazionale nei paesi sviluppati - L'esempio di Mies van der Rohe - Il contributo latinoamericano - L'architettura nei paesi dell'Est - Lo sviluppo dell'urbanistica razionalistica - L'evoluzione dei CIAM - Le vicende del Team 10 - La figura ideologica dell'architetto liberale
III. Caratteristiche formali dell'architettura della «terza generazione»
La cosiddetta «terza generazione» - Sculture su piattaforma - La ricerca di nuove forme di espressione - La crisi del paradigma della macchina: Luis Barragán e José Antonio Coderch - Le Corbusier e la «terza generazione»: la cappella di Ronchamp - L'Opera di Sydney, di Jørn Utzon - La continuità dell'architettura espressionistica - L'espressionismo strutturale - Il caso dell'architettura strutturalistica olandese - I cambiamenti di paradigma
IV. La revisione formale negli Stati Uniti
Continuità della tradizione in Wright: il Guggenheim Museum - Formalismo ed eclettismo in Eero Saarinen - Modernità e tradizione in Louis I. Kahn - Il Parlamento a Dacca - Panorama di grandi individualità e di grattacieli - Influenze reciproche tra la cultura europea e quella americana
V. Architettura britannica del dopoguerra: «new brutalism» e «Urban Structuring»
La continuità dell'urbanistica razionalistica - L'architettura del «new brutalism» - L'apporto teorico di Alison e Peter Smithson - Caratteristiche dell'architettura britannica degli anni Cinquanta - La centralità della discussione sulla città. La nuova cultura urbana
VI. Architettura nordica: «new empiricism» ed architettura del dettaglio
La corrente neoempiristica - I danesi Kay Fisker ed Arne Jacobsen - Il finlandese Alvar Aalto e la sua influenza nel panorama internazionale - L'influenza aaltiana sull'architettura danese - Il danese Jørn Utzon: organicismo e tecnologia - Il norvegese Sverre Fehn: metafisica e costruzione - Una nuova posizione architettonica: l'empirismo
VII. Cultura ed architettura italiane: Bruno Zevi, Ernesto Nathan Rogers e Giulio Carlo Argan
Il contesto culturale ed architettonico italiano - L'interpretazione storica di Giulio Carlo Argan - Gli scritti di Ernesto Nathan Rogers - Le opere del BBPR. La Torre Velasca a Milano - Il ritiro italiano dal Movimento Moderno - La rinascita dell'architettura dei musei - Le diverse vie dell'architettura italiana - L'ambiguità del concetto di realismo
Parte seconda 1965-1977. La condizione postmoderna
Premessa
VIII. Nuovo funzionalismo ed architettura come espressione tecnologica
Le proposte radicali: il gruppo Archigram - I metabolisti giapponesi - L'architettura neoproduttivistica - La fortuna della tecnologia negli anni Settanta - Le megastrutture e la crisi dell'ottimismo tecnologico - Il rapporto tra il progresso tecnologico e la forma architettonica
IX. Architettura e antropologia
Nuova alleanza tra disegno e cultura materiale - L'eredità del pensiero sociologico: arte ed architetture alternative - L'esortazione di John F. Turner - La proposta dei «supporti» di N. John Habraken - I «patterns» di Christopher Alexander - I problemi dell'architettura contemporanea nel Terzo Mondo - La realizzabilità delle proposte - Il rapporto tra l'architettura e la cultura materiale e simbolica
X. La ricerca della razionalità nella disciplina architettonica
«L'architettura della città» di Aldo Rossi - La «critica tipologica» - Le prime opere di Aldo Rossi - Altri apporti della cultura architettonica europea degli anni Sessanta - Alcune applicazioni: il caso di Bologna - Le due vie del meccanismo di ritorno - L'evoluzione del concetto di tipologia
XI. L'architettura come sistema comunicativo
«Complexity and Contradiction in Architecture», di Robert Venturi - Manifesto in favore di un'architettura equivoca - Le prime opere di Robert Venturi - «Learning from Las Vegas» - L'idea di decorazione applicata - Manifesti e meccanismi postmoderni - L'evoluzione dell'idea di architettura
XII. L'architettura del concetto e la forma
Peter Eisenman - John Hejduk - La retorica lecorbusieriana in Richard Meier - Verso una nuova astrazione formale - La Modernità, un progetto incompiuto?
Parte terza 1977-1992. La dispersione delle posizioni architettoniche
Premessa
XIII. «Revival» storicistico e popolare
Il fondamentalismo europeo - Classicismo anglosassone - Magniloquenza architettonica in Ricardo Bofill - Classicismo postmoderno nel Nord America - Valutazione dei diversi classicismi - Il nuovo protagonismo della tradizione storica
XIV. La continuità del contestualismo culturale
Il periodo più recente di Aldo Rossi - Alvaro Siza Vieira in Portogallo - Rafael Moneo in Spagna - L'urbanistica contestualista
XV. La versatilità dell'eclettismo
«La Strada Novissima» - L'ultimo periodo di James Stirling - L'architettura di Hans Hollein - Figurazione e modernità in Arata Isozaki e in Gustav Peichl - Esperienze nel campo dell'architettura di interni e del disegno industriale - Rinnovamento formale attraverso l'eterogeneità e la interdisciplinarità
XVI. L'opera d'arte, paradigma dell'architettura
Le trasformazioni dello statuto dell'artista - L'esempio di Frank O. Gehry - Le proposte del gruppo Coop Himmelblau - Il Superstudio e Natalini - Esempi spagnoli - Altri casi degni di rilievo - Diversità di strategie - Le contaminazioni tra arte ed architettura
XVII. La nuova astrazione formale
Peter Eisenman e la fine del classicismo - Rem Koolhaas e il gruppo OMA - Bernard Tschumi ed il parco della Villette a Parigi - L'iter di Kazuo Shinohara - La strategia della geometria nella Parigi della fine del XX secolo - Altri esempi di nuova astrazione - I meccanismi della nuova astrazione formalistica - Pensiero ed architettura
XVIII. Il momento dell'alta tecnologia
L'opera di Norman Foster - L'opera di Renzo Piano - L'Istituto del Mondo Arabo a Parigi - Organicismo e senso artistico nell'opera tecnologica di Santiago Calatrava - «High-tech» nell'architettura di interni e nella ricerca - Caratteristiche dell'architettura di alta tecnologia - La tecnologia come pretesa scelta totalizzante
Conclusioni
Note
Referenze fotografiche
Indice dei nomi