Edizione: 2019
Pagine: 184, ril., con ill.
Collana: i Robinson / Letture
Serie: La Nazione delle Piante
ISBN carta: 9788858138854
ISBN digitale: 9788858140499
Argomenti: Attualità culturale e di costume, Scienze: storia e saggi

La camelia

Angela Borghesi

Vi può stupire con corolle sontuose ed eccentriche o dalla complessa perfezione geometrica, monocrome o dalle screziature più bizzarre. Ma può incantarvi con un semplice e fragrante giro di petali. La camelia conta infatti più di 22.000 varietà. Novità travolgente nei giardini dell’Ottocento, divenne il fiore del Risorgimento nazionale, un’icona di stile che decretò fortune letterarie e musicali. Ma prima dei fiori – bellissimi – in Europa sono arrivate le foglie. Quanti sanno infatti che la pianta del tè è una camelia?

Davanti a una tazza di tè quanti di noi sanno che in infusione mettiamo per lo più i giovani germogli essiccati e variamente trattati di una pianta chiamata da Linneo Camellia sinensis (L.) O. Kuntze? Le sue foglie hanno conquistato il mondo, ne hanno rivoluzionato aspetti culturali, sociali ed economici, intorno a esse si sono canonizzati riti e millenarie cerimonie. E fu proprio cercando di possedere la pianta del tè che gli europei scoprirono altre specie di camelia. Ecco perché la vicenda della diffusione del tè si incrocia con quella della diffusione dei semi e delle piante di alcune tra le molte varietà di camelia. La storia del viaggio di questa pianta è affascinante e, in parte, ancora avvolta nelle nebbie. Asiatica nell’origine, in Europa e in Italia diviene, soprattutto, storia di ville e giardini, di passioni aristocratiche, esclusive, per un fiore dalle forme e dai colori così diversi, talora persino sul medesimo esemplare, da soddisfare i capricci estetici sia di chi l’ama per le corolle dalla perfezione geometrica sia di chi le predilige bizzarre e vezzose.

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Indice Estratto
Edizione: 2019
Pagine: 184
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858138854

L'autore

Angela Borghesi

Angela Borghesi insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Milano Bicocca. Si è a lungo dedicata alla storia della critica letteraria e ha curato la raccolta di scritti inediti e dispersi di Anna Maria Ortese, Le Piccole Persone. In difesa degli animali e altri scritti (Adelphi 2016). È autrice di Genealogie (Quodlibet 2011), Una storia invisibile. Morante Ortese Weil (Quodlibet 2015) e L’anno della “Storia” 1974-1975 (Quodlibet 2018). Ha indagato il ruolo e il senso della presenza floreale e arborea nell’opera di Fenoglio, Zanzotto e Calvino. Dal 2011 tiene la rubrica di botanica e letteratura Clorofilla sulla rivista on line “Doppiozero”.

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