Fondamenti di biologia per la psicologia
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In breve
Le caratteristiche dei viventi e i concetti fondamentali della biologia. La cellula, la sua organizzazione e fisiologia, il metabolismo. La riproduzione, la genetica formale e molecolare. I fondamenti della biologia di importanza basilare nello studio della psicologia.Indice
Introduzione
1. Considerazioni generali sui viventi
1.1. Introduzione 1.2. Le caratteristiche fondamentali comuni ai viventi Caratteristiche strutturali 1.3. Ogni specie presenta dimensioni e morfologie tipiche 1.4. I «sistemi viventi» presentano un«organizzazione» strutturale di livello molto elevato, il livello minimo è quello «cellulare» 1.4.1. Organizzazione cellulare ed emergenza delle funzioni di «autoconservazione» Caratteristiche funzionali 1.5. I viventi sono dotati di «metabolismo» cellulare 1.6. I viventi sono capaci di «omeostasi» mediante «processi di adattamento» individuali 1.6.1. Certi viventi aumentano le proprie capacità di omeostasi grazie a opportuni «comportamenti» 1.7. I viventi sono capaci di «riproduzione» 1.8. I viventi sono capaci di «evoluzione» 1.8.1. Il meccanismo fondamentale dellevoluzione: la «selezione naturale» 1.9. I viventi sono dotati di un programma interno Alcune considerazioni integrative 1.10. Autoconservazione e cambiamento 1.11. I significati di «adattamento» in biologia 1.11.1. Adattamento nel senso di «tratto adattativo» 1.11.2. Adattamento nel senso di «stato di adattamento» o «idoneità» 1.11.3. Adattamento nel senso di «processo di adattamento» 1.11.4. Adattamento nel senso di «capacità di restare adattato» o «adattabilità»
2. La cellula
2.1. La cellula è lunità fondamentale dei viventi 2.1.1. Tutte le cellule svolgono «funzioni fondamentali» comuni 2.1.2. Le principali differenze fra «cellule eucariotiche» e «cellule procariotiche» 2.1.3. Perché le cellule non sono più grandi? 2.2. Lorganizzazione della «cellula animale» 2.2.1. Il «modello base» della cellula animale 2.3. Composizione chimica e struttura del «plasmalemmma» 2.3.1. Il «modello a mosaico fluido» delle membrane cellulari Molecole e macromolecole del plasmalemma 2.4. I fosfolipidi sono un particolare tipo di «lipidi» 2.4.1. I «trigliceridi», la principale riserva di energia degli animali 2.4.2. I «fosfolipidi», la base strutturale-funzionale delle membrane cellulari 2.4.3. Gli «steroidi», molecole strutturali e molecole segnale 2.5. Gli oligosaccaridi sono un particolare tipo di «carboidrati» 2.5.1. I «monosaccaridi» o zuccheri semplici 2.5.2. I disaccaridi, gli oligosaccaridi e i polisaccaridi 2.6. Le «proteine», macromolecole strutturali e «macchine» per i vari lavori cellulari 2.6.1. Gli «amminoacidi», le subunità costituenti le proteine 2.6.2. I livelli di «organizzazione strutturale» di una proteina 2.6.3. Le «proteine coniugate» Proprietà e funzioni del plasmalemma 2.7. Il «plasmalemma» è una membrana con permeabilità selettiva 2.7.1. Come il plasmalemma controlla il passaggio di sostanze 2.8. Le modalità di «trasporto passivo» 2.8.1. L«osmosi», il trasporto passivo dellacqua attraverso il plasmalemma 2.9. Le modalità di «trasporto attivo» 2.9.1. La «pompa sodio-potassio», un esempio importante di pompa ionica 2.9.2. Altri esempi di trasporto attivo 2.10. Luscita-ingresso di macromolecole avviene mediante «esocitosi» ed «endocitosi» 2.11. Altre funzioni delle proteine di membrana Il citoscheletro 2.12. I componenti del «citoscheletro» e le loro funzioni 2.12.1. I «microfilamenti» sono importanti sia per il mantenimento che per il cambiamento della forma cellulare 2.12.2. I «filamenti intermedi», un importante supporto strutturale 2.12.3. I «microtubuli», supporto strutturale e mezzi per lo spostamento di vescicole e organuli cellulari 2.12.4. I microtubuli sono anche la base strutturale di «ciglia» e «flagelli» Nucleo e acidi nucleici 2.13. Il «nucleo», centro direttivo della cellula 2.13.1. L«involucro nucleare» attua il trasporto selettivo di macromolecole fra nucleo e citoplasma 2.14. Il «DNA», lacido nucleico che contiene linformazione genetica della cellula, è un polinucleotide 2.14.1. Il DNA ha una struttura a doppia elica 2.14.2. Il DNA è associato a proteine per formare i «cromosomi» 2.15. Diversi tipi di «RNA» collaborano col DNA per la sintesi delle proteine 2.16. Nel «nucleolo» si ha la sintesi di rRNA e lassemblaggio delle subunità dei ribosomi Il sistema delle membrane interne 2.17. Il «reticolo endoplasmatico», un importante luogo di sintesi e modificazione di molecole e macromolecole 2.17.1. Il «RE liscio», luogo di sintesi dei lipidi e di altre funzioni 2.17.2. Il «RE rugoso», luogo di sintesi di proteine e di loro prima elaborazione 2.18. L«apparato di Golgi», centro di ulteriore elaborazione e di smistamento delle proteine 2.19. I «lisosomi», piccoli apparati digerenti cellulari Altri organuli 2.20. I «mitocondri», le centrali energetiche della cellula 2.21. I «ribosomi», le fabbriche delle proteine
3. Metabolismo cellulare
3.1. Lautoconservazione cellulare richiede energia 3.1.1. L«energia» e le sue forme 3.2. Trasformazioni energetiche e «principi della termodinamica» 3.2.1. I sistemi viventi e i principi della termodinamica 3.3. Processi metabolici «spontanei» e variazioni di «energia libera» 3.3.1. Solo le «reazioni esoergoniche» possono in realtà avvenire 3.4. La cellula utilizza «ATP» per ottenere, attraverso processi spontanei, prodotti (molecole o stati fisici) altrimenti non raggiungibili Gli enzimi 3.5. La funzione degli «enzimi» 3.5.1. Perché una reazione possa avvenire è necessaria una adeguata «energia di attivazione», p. 117 3.5.2. Gli enzimi abbassano lenergia di attivazione delle reazioni metaboliche 3.5.3. Fattori che influenzano lattività degli enzimi 3.6. Nelle cellule lattività degli enzimi è regolata La produzione dellATP 3.7. La cellula produce ATP tramite il catabolismo di determinate molecole organiche 3.8. Le «ossido-riduzioni» cellulari implicano spesso perdita-acquisto di atomi di idrogeno e lintervento di particolari coenzimi quali accettori temporanei di elettroni 3.8.1. Le respirazioni cellulari sono processi fortemente esoergonici 3.9. La «respirazione cellulare» del «glucosio» 3.9.1. La «glicolisi», la fase iniziale della respirazione del glucosio 3.9.2. Il «ciclo di Krebs» genera coenzimi ridotti che alimentano la catena di trasporto degli elettroni 3.9.3. La «catena di trasporto degli elettroni» allossigeno fornisce lenergia per lattivazione del «meccanismo chemiosmotico» di sintesi dellATP 3.9.4. Il «bilancio energetico» della respirazione del glucosio 3.9.5. Alcune molecole impediscono la produzione di ATP con vari meccanismi 3.10. In assenza di ossigeno, alcuni tipi cellulari producono ATP per «fermentazione» 3.10.1. Le cellule muscolari utilizzano la fermentazione lattica 3.11. La respirazione cellulare di altre molecole 3.12. Relazioni fra respirazione cellulare e anabolismo 3.13. Il controllo del metabolismo cellulare
4. Riproduzione e divisione cellulare
4.1. La «riproduzione degli animali» richiede due differenti modalità di divisione cellulare Ciclo cellulare e mitosi 4.2. L«interfase» può essere suddivisa in tre (quattro) sottofasi 4.3. La «replicazione del DNA» avviene con modalità semiconservativa 4.3.1. Aspetti biochimici e molecolari della replicazione del DNA 4.4. Il controllo del ciclo cellulare 4.4.1. I «segnali esterni» di controllo del ciclo cellulare negli animali 4.4.2. I «segnali interni» di controllo del ciclo cellulare 4.5. La «fase M» può essere suddivisa in cinque sottofasi 4.5.1. Il «cariotipo» delle «cellule somatiche» di un individuo ha numero e tipi di cromosomi caratteristici per ogni specie Maturazione dei gameti e meiosi 4.6. La «riproduzione sessuata» richiede un processo per il dimezzamento del numero di cromosomi nei gameti 4.7. La «meiosi» comprende due successive divisioni cellulari 4.7.1. La «meiosi I» attua la segregazione dei cromosomi omologhi e crea ricombinazioni genetiche 4.7.2. La «meiosi II» separa i cromatidi fratelli degli n cromosomi 4.7.3. Differenze fra spermatogenesi e ovogenesi 4.7.4. La mancata separazione dei cromosomi omologhi o dei cromatidi fratelli durante la meiosi è alla base delle «aneuploidie», responsabili dello sviluppo di fenotipi anomali Cromosomi ed eredità 4.8. Il comportamento dei cromosomi durante la meiosi rende conto delle «leggi di Mendel» 4.8.1. La «legge della segregazione» è spiegata dalla separazione dei cromosomi omologhi nella meiosi I 4.8.2. La «legge dellassortimento indipendente» è spiegata dal comportamento dei cromosomi alla metafase della meiosi I 4.9. La teoria cromosomica delleredità rende anche conto delle eccezioni alle leggi di Mendel 4.9.1. Il crossing-over permette la ricombinazione fra geni di uno stesso cromosoma 4.9.2. Determinazione cromosomica del sesso ed eredità dei caratteri «legati al sesso»
5. Meccanismi molecolari delleredità
5.1. Introduzione: dal «genotipo» alle «proteine» al «fenotipo» Dai geni alle proteine 5.2. La «trascrizione», dal DNA ¬allRNA 5.2.1. Le fasi della trascrizione 5.2.2. La sintesi proteica richiede anche la trascrizione di «altri tipi di RNA» 5.3. La «maturazione» del pre-mRNA 5.3.1. I geni strutturali degli eucarioti contengono sequenze codificanti, gli «esoni», alternate a sequenze non codificanti, gli «introni»; questi sono rimossi dal pre-mRNA mediante lo «splicing» 5.4. La «traduzione» dellmRNA in un polipeptide richiede un «codice genetico» 5.4.1. Linterpretazione della sequenza nucleotidica secondo il codice genetico richiede lintervento di «tRNA» 5.4.2. I «ribosomi» contengono siti di legame per gli mRNA e per i tRNA 5.5. Le fasi della «traduzione» 5.5.1. Più ribosomi effettuano contemporaneamente la traduzione dello stesso mRNA nei «poliribosomi» 5.6. La destinazione delle proteine Lorigine della variabilità genetica 5.7. Le «mutazioni» e i loro effetti sulle proteine 5.7.1. Le mutazioni dovute a sostituzione di basi possono avere effetti molto differenti sulle proteine 5.7.2. Le mutazioni dovute a inserzione o perdita di basi hanno effetti gravi sulle proteine 5.7.3. Come mai certi alleli sono dominanti e altri recessivi? La regolazione dellespressione dei geni 5.8. Il problema: le cellule di un organismo hanno un identico genotipo, ma possono essere molto differenziate 5.9. La «regolazione dellespressione genica» può avvenire a differenti livelli: la modalità principale è quella a livello della trascrizione 5.10. Nei cromosomi i geni occupano solo una parte minore del DNA 5.11. Il grado di condensazione della cromatina influenza lattività dei geni 5.11.1. Nelle donne, uno dei due cromosomi X è completamente inattivato sotto forma di eterocromatina 5.12. Il «controllo fine della trascrizione» coinvolge molte differenti proteine e siti di regolazione distanti dal gene 5.12.1. Lattivazione di un gene avviene in due stadi: la formazione del «complesso basale di trascrizione» e la successiva, specifica «attivazione» (o inibizione) del gene 5.13. La «comunicazione fra cellule» può avvenire con diverse modalità 5.13.1. Gli «ormoni steroidei» e gli «ormoni peptidici» funzionano con differente modalità 5.14. Il ruolo dell«ambiente»
Appendice Introduzione elementare alla chimica
A.1. Gli «atomi» sono dotati di una struttura da cui dipende il loro comportamento A.1.1. La «tavola periodica degli elementi» A.2. I «legami chimici» danno luogo alle molecole e ad altre forme di aggregazione tra atomi A.2.1 I «legami covalenti» sono legami molto stabili e danno origine alle «molecole» A.2.1.1. La composizione e la struttura di una molecola sono rappresentate dalla sua «formula chimica» A.2.2. Il «legame ionico» A.2.3. I legami deboli A.3. Le «reazioni chimiche» sono processi in cui le molecole si trasformano mediante la rottura e la formazione di legami tra atomi A.3.1. Il concetto di mole e la sua utilità A.4. Lorganizzazione strutturale della materia vivente e le reazioni chimiche che la sostengono dipendono dall«acqua» e dalle sue proprietà A.4.1. Le soluzioni sono miscele omogenee tra sostanze A.4.2. Le «proprietà dellacqua» fanno sì che sostanze diverse in ambiente acquoso si comportino in modo diverso a seconda delle loro caratteristiche A.4.3. L«acidità» di una soluzione dipende dalla concentrazione di ioni H+ A.5. Le «molecole organiche» sono costituite da «scheletri carboniosi» e da «gruppi funzionali» che ne determinano le proprietà chimiche e il comportamento in acqua
Glossario
Bibliografia
Opere citate nel testo Per ulteriori approfondimenti Biologia generale Biologia cellulare Biochimica Genetica umana