Camici e pigiami
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In breve
Più che un album terrifico dei crimini sanitari, Camici e pigiami è una sorta di antropologia della specie medica e paramedica documentata con spietatezza e ironia. Una riflessione -a tratti malinconica, a tratti esilarante- dei meccanismi che hanno condotto la sanità a un sistematico disprezzo per il paziente. Simonetta Fiori, la Repubblica Finalmente in edizione economica il volume che ha provocato un terremoto nel mondo della sanità italiana. Per la prima volta un medico rompe l'omertà e denuncia i mali del suo mondo.Indice
Premessa
1. Pigiama, pantofole e numero di letto
In ospedale ognuno è distinguibile per l'abito che porta - Chi indossa un qualunque tipo di camice gode di qualche privilegio o ne va alla ricerca - Chi gira sicuro con giacca e cravatta è un dirigente amministrativo; se staziona vicino al bar è un sindacalista - Chi ha il pigiama è semplicemente uno "sfigato" - Cos'è il sistema premiante - Adattarsi al sistema premiante "di risulta" significa garantirsi dei privilegi - Comportamenti apparentemente illogici del personale sanitario si riescono così a spiegare molto bene
2. Odori, sapori e dissapori
In ospedale si mangia male - Edifici fatiscenti e reparti sporchi diffondono nell'ambiente miasmi vari - Latrine alla turca e docce inutilizzabili sono espressioni vive dell'incuria delle amministrazioni o della maleducazione dell'utenza? - Dicono che mancano i soldi - La prestazione ospedaliera viene pagata secondo i criteri dei Drg - I tagli che il Ministero impone alle Regioni e che queste scaricano sulle Asl viaggiano insieme a ordinanze che impongono al sistema di diventare efficiente - Ma per tagliare bisognerebbe potere e sapere investire
3. Matricole
La fatica dell'apprendimento in strutture cliniche vetuste - Nel 1970 le matricole erano 540 nella periferica Università di Cagliari, 1.200 nella "Superba" Università di Genova, alcune migliaia alla "Sapienza" di Roma o all'Università di Milano - Il Movimento Studenti distribuì un questionario. Tra le altre una domanda secca: "perché hai scelto di fare Medicina?". La risposta più frequente fu: "per far soldi"
4. Camici disoccupati
L'inserimento nel mondo del lavoro diventa per i neo-medici sempre più stretto - Nonostante la pesante disoccupazione gli studenti di Medicina sono sempre numerosi - Le mille strade per arrangiarsi a imparare da sé sulla pelle dei malcapitati - Fare un mestiere diverso da quello che si sperava di fare
5. Maledetta la carriera!
Squadra, compasso, tessera di partito, santo in paradiso e Pater Noster - I pochi modi per garantirsi la vittoria di un posto pubblico a concorso - Come l'essere preparati, aver studiato e appreso costituisca una variabile indifferente nel processo di selezione
6. Cattedre senza sedia
La frammentazione dell'insegnamento come risposta alle baronie universitarie - Com'è accaduto che chi ha vinto una cattedra per l'insegnamento di una disciplina clinica si sia trovato non solo privo di letti e pazienti ma, spesso, perfino senza sedia
7. Ospedale a misura d'uomo
Il ricovero del futuro - Ospedale a misura d'uomo - Carta dei diritti del malato - Day-hospital e day-surgery - Privacy e socializzazione - Facilità di orientamento - Orari di visita elastici - Luce naturale - Sicurezza e igiene - I sogni nel cassetto del Servizio sanitario nazionale - E il presente?
8. Il primario
Il vecchio primario si sta trasformando in dirigente medico di secondo livello - Chi è assunto con il vecchio contratto è inamovibile sino alla pensione, non subisce controlli sulle sue capacità né sul suo grado di aggiornamento - Tra costoro c'è chi con protervia millanta credito e ne fa strumento di potere - L'umiliazione dei secondari che sanno risolvere i problemi ma restano privi di autonomia - Ma ci sono anche pochi eroi che risolvono qualsiasi problema pagando di persona - Tra i due estremi una classe di professionisti schiacciata da mille richieste e troppe aspettative
9. Ricoveri e liste d'attesa
La rendita di posizione dei sanitari nella struttura pubblica - La lucrativa libera professione sfrutta disfunzioni e disservizi del Servizio sanitario nazionale - C'è chi è addetto alla rimozione del fusibile della Tac al giovedì - Guasto settimanale significa liste d'attesa - Benessere conseguente delle cliniche convenzionate - Pubblico e privato: una competizione sleale
10. La ricerca
Ricercare, avventurandosi nell'ignoto, è preciso dovere di chi fa Medicina - Adoperarsi a trasferire rapidamente a beneficio dei pazienti quanto di innovativo la tecnologia e la moderna medicina mettono a disposizione è difficile - Il bisogno di pubblicare nasce dal desiderio di far carriera, di affermare il proprio ego o dalla coscienza del proprio ruolo sociale? - Per chi vuole far carriera è meglio "ritrovare" quanto già ricercato da altri piuttosto che ricercare - Ricercatori o Ritrovatori? - I furbi e gli eroi dell'evoluzione scientifica - L'emigrazione forzata dei cervelli - La carriera di "lecchini" e portaborse
11. Orientamenti, coscienza e speranze
Guarire o curare anche chi non è destinato a guarire? - La prevenzione - Umanizzazione delle cure - Pianificazione della spesa - Controllo di furti e sprechi con il nuovo sistema Drg - Coscienza pubblica e controllo sociale - La sfiducia dell'utenza tradita e truffata - Il fenomeno Di Bella e la necessità di un nuovo patto fiduciario tra curanti e assistiti
12. Il sogno di Rosy Bindi
Identificare le false speranze - La ricetta per una sanità pubblica perfetta è una ricetta scritta apposta per fallire - La vita senza malattie: quanto si paga questa utopia medica e sociale - Aver cura di chi si ammala e di chi muore - La piccola rivoluzione del ministro Bindi, ovvero il faticoso avvio di un nuovo patto sociale di civile solidarietà e convivenza - I sogni di Rosy Bindi - Un bruco diventerà farfalla?
Appendice Sette regole d'oro per l'auto-tutela del pigiama