La Libreria Laterza ha ideato un ciclo incontri dedicati alla storia di Bari, pensato e rivolto a tutte le persone appassionate di storia e innamorate della nostra città.
Si parte dal Medioevo: è dopo l caduta dell’Impero Romano, nell’alto Medioevo, che Bari emerge, contesa tra Bizantini, Longobardi e Saraceni, per entrare in seguito nella grande compagine del regno normanno-svevo sotto gli auspici del nuovo e magnetico santo protettore, san Nicola. Per un cinquantennio, infine, sarà sede di una fiorente corte rinascimentale, specie sotto Isabella d’Aragona.
I quattro appuntamenti si terranno presso il Fortino Sant’Antonio, gentilmente concesso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bari, e saranno a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti:
9 giugno, ore 20.15
Amedeo Feniello, L’emirato arabo di Bari
Seppure per un breve arco di tempo (847-871), Bari è stata un emirato arabo, l’unico – per di più – ufficialmente riconosciuto dal califfato di Baghdad nel Mezzogiorno continentale. Come è stato possibile questo insediamento saraceno in Puglia? Quale era la condizione dell’area nell’ambito del conflitto tra Impero bizantino, principati longobardi e la potenza araba partita alla conquista della Sicilia nell’827? È rimasta qualche traccia dell’emirato? Riscopriremo la città di Bari sotto una nuova luce, proiettata nel contesto di un Mezzogiorno caratterizzato dall’imponente e pressante influenza saracena.
17 giugno, ore 20.15
Alessandro Vanoli, La città federiciana
Federico II, nel quarantennio in cui fu sovrano del Mezzogiorno, considerava Bari e i baresi turbolenti e ribelli a ogni controllo esterno. Sottopose quindi la città a un’amministrazione severa. Ne comprese però l’importanza strategica e, tra il 1233 e il 1240, fece ampliare il vecchio castello normanno che avrebbe difeso il porto e stabilì in città una delle sette grandi fi ere che si tenevano nel
Regno, rivitalizzandone il commercio. Singolare la leggenda dell’incontro a Bari tra san Francesco e l’imperatore che volle metterne a prova la virtù.
25 giugno, ore 20.15
Francesco Violante, La città di san Nicola
Quale impatto ebbe la traslazione dei resti di san Nicola da Mira a Bari? Come cambiò la vita economica e politica della città dopo che accolse il santo, suo nuovo protettore? L’importanza della basilica dedicata a san Nicola, il crescente flusso di pellegrini che animarono da allora la vita cittadina, la valorizzazione del porto come luogo d’imbarco per le Crociate in Terrasanta: scopriamo come il volto di Bari cambiò per sempre, trasformandosi nella civitas nicolaiana. Non più uno dei tanti centri portuali lunga la costa pugliese, ma città nota in tutto il mondo cristiano.
2 luglio, ore 20.15
Giulia Perrino, La città delle duchesse: Isabella d’Aragona e Bona Sforza
Dopo un lungo periodo di decadenza, Bari si affaccia nella prima metà del Cinquecento al mondo delle corti rinascimentali italiane grazie a due straordinarie figure: le duchesse Isabella d’Aragona e sua fi glia Bona Sforza. La prima, vedova del duca di Milano Gian Galeazzo Maria Sforza, si trasferì a Bari con un nutrito seguito di famiglie milanesi e stabilì una corte ristrutturando il
castello e dandogli l’aspetto attuale. La seconda, cresciuta a Bari, pur divenuta regina di Polonia mantenne saldo il rapporto con la città e vi ritornò per morire in circostanze misteriose. Due personaggi affascinanti che hanno inciso sulla storia della città.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi e realizzato con il supporto della Banca Popolare di Puglia e Basilicata.