«Tullio Kezich è uno scrittore che ha inventato un nuovo modulo interpretativo del film sulle pagine del giornale quotidiano (...) ogni volta trovando, di un film o di una situazione, una precisa chiave di lettura, un'idea di partenza intorno alla quale far ruotare la sostanza critica: in modo sempre pertinente, gradevole, intelligente e nobile, in termini di civile confronto anche di fronte al più forte dissenso» (dalla motivazione del Premio Flaiano 1997).
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