Legenda. Libri per leggere il presente

12 - 18 giugno 2021: la settimana in libri

Legenda è una piccola rassegna stampa, uno sguardo rapido ai fatti che hanno scandito la settimana e un invito a leggere il presente togliendo il piede dall’acceleratore.

Legenda è un tentativo di legare il mondo che corre alle parole che aiutano a capirlo.

 

 

Povertà. Come ricostruisce Giovanna Faggionato su Domani, «i dati pubblicati oggi dall’Istituto di statistica dicono che nell’anno in cui il paese è stato colpito dal Covid-19 gli italiani in povertà assoluta sono arrivati a 5,6 milioni, il 9,4 per cento, cioè poco più di due milioni di famiglie: è il livello più alto dal 2005. Ma la cifra ancora più preoccupante, o quella che dovrebbe preoccupare più tutti noi, è quella relativa al numero dei minori in povertà assoluta, addirittura al 13,5 per cento. Più di uno su dieci».

→ Gori, Combattere la povertà
→ Barca – Giovannini, Quel mondo diverso

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Logistica e diritti. La settimana scorsa il più grande magazzino di libri in Italia, la “Città dei Libri” di Stradella, è stato bloccato da uno sciopero indetto dal sindacato Si Cobas. Le richieste, come ricostruisce il Post, erano state avanzate già più di due anni fa, e riguardavano – oltre all’aumento dei buoni mensa – la questione dell’internalizzazione di tutti i dipendenti. Peraltro, «delle condizioni dei lavoratori della “Città del Libro” si era parlato già nel marzo del 2019, quando era stato indetto un altro grosso sciopero per chiedere tra le altre cose il rispetto dei contratti di lavoro, il riconoscimento dei livelli di inquadramento (bloccati da tempo, come gli scatti di anzianità), la riconferma di circa 200 posti di lavoro e la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato».

 Furlanetto, Noi schiavisti 
→ Aloisi – De Stefano, Il tuo capo è un algoritmo

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Opinioni. Il mondo della paura
Per battere la destra, il nuovo centrosinistra deve far uscire l’Italia dal “mondo della paura”. Mario Giro su Domani.
«La destra finora ha vinto la battaglia culturale saldando assieme una sua maggioranza relativa, attorno all’idea della minaccia del presente e della paura del futuro. Ma la stessa destra ha difficoltà ad andare oltre: l’aver troppo sollecitato la paura e annunciato nuove apocalissi (migratorie, finanziarie, economiche, sociali, razziali, identitarie, ecc.) ha reso gli italiani (e gli europei) diffidenti, isolati, incerti se seguire la scienza, la tecnologia, l’istinto, le emozioni o altro. Di tale difficoltà ci offre la prova la destra stessa: più si rafforza e più cerca di moderarsi, consapevole che con l’allarme sociale e l’isteria di massa non si governa.»

→ Bauman, Paura liquida

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Nascosti in piena vista. «Si spostano a piedi, nascosti sotto i camion o sui treni, trasportati in macchina in autostrada dai passeur, attraversano boschi e montagne pericolose come il Passo della morte tra Italia e Francia, spesso di notte, per superare confini blindati, vengono respinti una, due, dieci, venti volte, in modo spesso brutale e illegale, nonostante siano minori, anche tra Paesi Membri dell’Ue. Ma non si arrendono.

Le testimonianze dei minori stranieri non accompagnati, che a volte sono poco più che bambini, sono piene di racconti sulle atrocità subite o a cui hanno assistito, soprattutto lungo la rotta balcanica.»

Prossimo alla Giornata mondiale del rifugiato, esce il rapporto di Save the Children, “Nascosti in piena vista. Minori migranti in viaggio (attra)verso l’Europa”, a cura di Daniele Biella.

→ Allievi, Immigrazione

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Carcere.

– Il caso di Luca Campanale, morto suicida in carcere, arriva alla Corte Europea dei diritti dell’uomo dopo dodici anni: come ricostruisce Manuela D’Alessandro su Agi, non si sarebbe dato «il giusto peso al fatto che Campanale fosse affetto da seri disturbi psichici e avesse compiuto “numerosi gesti autolesivi” nel carcere di Pavia dove era detenuto in precedenza».
– Su Internazionale Luigi Mastrodonato ricostruisce la storia di Erio Pettinari, morto il 22 marzo dopo aver contratto il Covid nel carcere di Orvieto. La sua storia racconta di sovraffollamento delle carceri, della mancanza di misure alternative, di diseguaglianze: «Il carcere è un luogo dove in generale ci si ammala, è un luogo patogeno, e le condizioni sanitarie dei detenuti sono peggiori di quelle dei cittadini liberi, dice Claudio Paterniti, ricercatore dell’associazione Antigone. La salute dipende anche dalle condizioni socioeconomiche, e in galera sono quasi tutti poveri e con tassi d’istruzione bassi. Il covid-19 ha aggravato una situazione già difficile. Ci si è trovati di fronte alla necessità di bilanciare diritto alla salute ed esigenze di sicurezza. La soluzione più ricorrente è stata quella di tenere i detenuti in cella, mentre si poteva fare più ricorso alle misure alternative. Ricordiamoci che la costituzione parla di pluralità delle pene, ma è stato fatto troppo poco».

→ Bortolato – Vigna, Vendetta pubblica
→ Giostra, Prima lezione sulla giustizia penale

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Viaggiare.  Via libera di Mario Draghi alla certificazione verde Covid-19, che faciliterà dal primo luglio gli spostamenti in Europa. Dal 21 giugno, intanto, tutta l’Italia (o quasi) sarà completamente bianca.

→ Cavezzali, Supercamper 
→ Gogna, Visione verticale 

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Bloomsday. Il 16 giugno, la giornata nella vita di Leopold Bloom raccontata nell’Ulisse, si festeggia James Joyce. Noi, grazie a Luigi Nacci, lo ricordiamo a Trieste: “Lo scrittore irlandese trascorre a Trieste circa undici anni tra il 1904 e il 1920, con delle parentesi a Pola e a Roma, qualche soggiorno in Irlanda e il periodo della guerra in Svizzera. Il suo arrivo è romanzesco: lascia la compagna Nora su una panchina della stazione, piomba in una rissa, viene arrestato.”

→ Nacci, Trieste selvatica

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Libri. “Siamo i libri che leggiamo”: Tracey Thorn, New Statesman – tradotto da Internazionale.

→  Di Paolo, Vite che sono la tua 
→  Petrignani, Lessico femminile