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Edizione: 2009, V rist. 2009
Pagine: 200
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788842086789
Argomenti: Attualità culturale e di costume, Saggistica politica

Perché laico

Stefano Rodotà
«Abbiamo bisogno di chiarezza, di rifiuti, di travestimenti, di chiamar le cose con il loro nome. Per questo non è tempo di laicità flebile, timida, devota. È tempo, pieno e difficile, di laicità senza aggettivi o, se vogliamo comunque definirla, semplicemente democratica.»

Procreazione assistita, testamento biologico, obiezione di coscienza, unioni di fatto, diritti degli omosessuali, limiti etici e giuridici della ricerca scientifica, presenza della religione nella sfera pubblica: sono questi alcuni tra i temi della difficile discussione tra laici e cattolici italiani. Da una parte le gerarchie ecclesiastiche condannano i presunti mali del 'relativismo', denunciano obliqui tentativi di ricacciare la fede nel privato e la Chiesa nelle sagrestie, indicano fini 'non negoziabili'; dall'altra la cultura laica appare troppe volte timorosa, incapace di ritrovare la forza dei propri principi nella dimensione costituzionale, di cogliere il significato di una presenza della Chiesa come vero e proprio soggetto politico. Solo rimuovendo fondamentalismi e arretratezze è possibile ritrovare la via di un dialogo.

«Questo libro non è una professione di fede. È una riflessione sulla laicità non come polo oppositivo, che più d'uno vorrebbe rimuovere, ma come componente essenziale del discorso pubblico in democrazia. È dunque guidato da un profondo convincimento democratico, non dall'idea di spaccare il mondo in due, tra credenti e non credenti. Vuole tenere ferma la bussola dei principi, misurandosi però in ogni momento con i fatti.»

Vincitore del premio Cultura Politica "Giovanni Spadolini" 2009

Stefano Rodotà ospite del programma Le Storie di Corrado Augias. Guarda il video

Edizione: 2009
Pagine: 200
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788842086789

L'autore

Stefano Rodotà

Stefano Rodotà è stato uno dei più autorevoli e originali giuristi italiani ed europei, protagonista di importanti battaglie in difesa dei diritti e della Costituzione. È tra gli autori della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Ha insegnato Diritto civile all’Università di Roma La Sapienza, di cui è stato professore emerito. Già presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, ha presieduto il gruppo europeo per la tutela della privacy.

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