Indice Estratto

Edizione: 2004, VI rist. 2022
Pagine: 362
Collana: Economica Laterza [339]
ISBN carta: 9788842074311
ISBN digitale: 9788858124437
Argomenti: Storia medievale

Rapine, assedi, battaglie

La guerra nel Medioevo

Aldo A. Settia

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La natura prevalentemente predatoria della guerra, la proliferazione delle fortezze e l’ossessione dell’assedio, cosa avviene nelle battaglie in campo aperto, i ritmi stagionali dell’attività militare, il cibo e il corpo del soldato. Tutto quello che si deve sapere della guerra lungo l’arco dell’intero Medioevo e sconfinando oltre i limiti dell’Occidente. Settia ha una conoscenza quasi universale delle cronache e ne è il migliore specialista. Jean-Claude Maire Vigueur

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Edizione: 2022
Pagine: 362
Collana: Economica Laterza
ISBN: 9788842074311

L'autore

Aldo A. Settia

Aldo A. Settia ha insegnato Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia. Ha studiato in particolare la storia del popolamento, l’organizzazione territoriale civile ed ecclesiastica e le tecniche belliche medievali. Tra i suoi volumi più recenti: Chiese, strade e fortezze nel medioevo italiano (Roma 1991); Comuni in guerra. Armi ed eserciti nell’Italia delle città (Bologna 1993); Proteggere e dominare. Fortificazioni e popolamento nell’Italia medievale (Roma 1999); L’illusione della sicurezza. Fortificazioni di rifugio nell’Italia medievale (Vercelli-Cuneo 2001).

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¹ Definizione di «razzia» e di «raid»: J. Harmand, L’arte della guerra nel mondo antico, Perugia 1981, pp. 17-19, 107-108, 137-39.

² Concetti generali e citazioni fra virgolette rispettivamente da G. Duby, Le origini dell’economia europea. Guerrieri e contadini nel Medioevo, Roma-Bari 1975, pp. 62-63, 96; e da C.M. Cipolla, Storia economica dell’Europa preindustriale, Bologna 1974, p. 185.

³ Concetti generali da C. Gaier, Art et organisation militaire dans la principauté de Liège et dans le comté de Looz au moyen âge, Bruxelles 1968, pp. 214-15; per Legnano cfr. C. Vignati, Storia diplomatica della Lega lombarda, Milano 1866, pp. 281-82; le citazioni di Teodoro di Monferrato sono desunte da C. Knowles (a cura di), Les Enseignements de Théodore Paléologue, London 1983, p. 91; prospettiva di arricchimento: J. Keegan, Il volto della battaglia, Milano 1976, p. 119.

⁴ Processo di Castelletto d’Orba: cfr. A.A. Settia, Gavi sveva, in «Nuova rivista storica», LXXI (1987), pp. 629-30; per Bagnagatta: Otto Morena et continuatores, Historia Frederici I, a cura di F. Güterbock, Berlin 1930, p. 127; Jean de Venette in Continuatio Chronici Guillelmi de Nangiaco, in H. Geraud (a cura di), Chronique latine de Guillaume de Nangis de 1113 a 1300 avec les continuations de cette chronique de 1300 à 1368, II, Paris 1843, pp. 313-16, 324-28, 345-46, 336-37; «causa piuttosto che sintomo»: Gaier, Art et organisation cit., pp. 89 e 175; Ugo Capeto: Richer, Histoire de France, a cura di R. Latouche, II, Paris 1937, p. 200.

⁵ Esercito come paese di cuccagna: F. Verrier, Les armes de Minerve. L’humanisme militaire dans l’Italie du XVIe siècle, Paris 1997, pp. 43-44; per il Cid Campeador: L. Fiorentino (a cura di), Cantare del Cid, Milano 1976, I, p. 40; Tolosa: E. Martin-Chabot (a cura di), La chanson de la croisade albigeoise, I, Paris 1931, p. 237; agguato al tesoro papale: Petrus Azarius, Liber gestorum in Lombardia, a cura di F. Cognasso, Bologna 1926-39 (RIS2, XVI/4), p. 36; razzia oltre l’Adige: Iacopo Piacentino, Cronaca della guerra veneto scaligera, a cura di L. Simeoni, Venezia 1931, pp. 99-100; Facino Cane: G. e B. Gatari, Cronaca carrarese, a cura di A. Medin, G. Tolomei, Bologna 1931 (RIS2, XVII/1), p. 262; cfr. anche N. Valeri, La vita di Facino Cane, Torino 1940, p. 4.

⁶ Bertran de Born: G. Guiran, L’amour et la guerre. L’oeuvre de Bertran de Born, Aix-en-Provence 1985, n. 32, p. 652; Aymerigot Marchès: Oeuvres de Froissart, a cura di K. De Lettenhove, Chroniques, XIV, Bruxelles 1872, pp. 163-64; Almugavari a Gallipoli: R. Muntaner, B. D’Esclot, Cronache catalane del secolo XIII e XIV, a cura di F. Moisé, L. Sciascia, Palermo 1984, p. 287; per A. Cornazzano, De re militari, in Venetia per Alexandro di Bindoni, 1515, libro IX, par. 1.

⁷ Cfr. C. Battisti, G. Alessio (a cura di), Dizionario etimologico italiano, Firenze 1968, rispettivamente s.v. «scherano», «berroviere», «masnadiero», «brigante», «ladro»; vedi anche M. Cortelazzo, P. Zolli, Dizionario etimologico della lingua italiana, Bologna 1988-91, sotto le singole voci.

⁸ La definizione di «incursione» e «scorreria» è di J. Keegan, La grande storia della guerra. Dalla preistoria ai giorni nostri, Milano 1994, p. 123; per quanto segue: Rapine, in P. Bonnassie, Les 50 mots clefs de l’histoire médiévale, Toulouse 1981, p. 41.

⁹ Episodi riferiti da Gregorio di Tours, La storia dei Franchi, a cura di M. Oldoni, 2 voll., Milano 1981, rispettivamente: I, pp. 213, 371-73, 491, 495; II, p. 355; I, pp. 215, 493; II, pp. 381, 509, 355-57; I, pp. 177, 229, 221; II, p. 161; e da Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, a cura di L. Capo, Milano 1992, pp. 124-37.

¹⁰ Tutti i dati sono ricavati da G. Dagron, H. Mihaescu, Le traité sur la guérilla de l’empereur Nicéphore Phocas, Paris 1986, pp. 177-237; e da G. Dagron, Guérilla, places fortes et villages ouverts à la frontière orientale de Byzance vers 950, in Castrum-3. Guerre, fortification et habitat dans le monde méditerranéen au moyen âge, Madrid-Rome 1988, pp. 43-48.

¹¹ La maggior parte di quanto riferito deriva da A.A. Settia, L’espansione normanna. Le incursioni saracene e ungare, in N. Tranfaglia, M. Firpo (a cura di), La storia. I grandi problemi dal Medioevo all’età contemporanea, II, Il Medioevo, 2. Popoli e strutture politiche, Torino 1986, pp. 263-304; per Genova 934: L. Balletto (a cura di), Oriente e Occidente tra Medioevo ed età moderna. Studi in onore di Geo Pistarino, II, Genova 1997, pp. 608-609.

¹² Caratteristiche della «Frontiera» spagnola: J. Gautier Dalché, La «reconquista» in Spagna, in Tranfaglia, Firpo (a cura di), La Storia, II, pp. 651-71, e Id., En Castille pendant la première moitié du XIIIe siècle: les combattants des villes d’entre Duero et Tage, in Société des historiens médiévistes de l’enseignement supérieur public, Le combattant au moyen âge, Paris 1995, pp. 199-214; episodio del Cid: Fiorentino (a cura di), Cantare del Cid, cit., I, pp. 21-29; ci siamo serviti inoltre di: A. Palomeque Torres, Contribución al estudio del ejército en los estados de la Reconquista, in «Anuario de historia del derecho español», XV (1944), pp. 205-351, e di J.F. Powers, A Society Organized for War. The Iberian Municipal Militias in the Central Middle Ages 1000-1284, Berkeley-Los Angeles-London 1988, pp. 136-285.

¹³ Sugli Almugavari rispettivamente: Nicolaus Specialis, Historia Sicula, in Rerum Italicarum scriptores (RIS), X, Mediolani 1727, col. 1050 (VI, 21); J. Lalinde Abadia, La expansión mediterránea de la corona de Aragon (siglos XII-XV), in J. Jover Zamora (a cura di), Historia de España Menéndez Pidal, XIII, 2, Madrid 1990, p. 469; R. Sablonier, Krieg und Kriegertum in der Crónica des Ramon Muntaner, Bern und Frankfurt/M 1971, pp. 57-61; C. Carrère, Aux origines des grandes compagnies. La compagnie catalane de 1302, in Recrutement, mentalité, société. Actes du colloque international d’histoire militaire, Montpellier 1974, pp. 1-7.

¹⁴ Si riporta da P. Delogu, I Normanni in Italia. Cronache della conquista e del regno, Napoli 1984, pp. 49-53; giudizio di A. Comnène, in B. Leib (a cura di), Aléxiade, I, Paris 1967, p. 38.

¹⁵ Episodio di Fornovo: M.F. Baroni (a cura di), Gli atti del comune di Milano nel secolo XIII, I, Milano 1976, doc. 196, pp. 295-97; i dati relativi all’area veneta sono tratti da Rolandinus Patavinus, Cronica in factis et circa facta Marchie Trivixane, a cura di A. Bonardi, Città di Castello 1905 (RIS2, VIII/1), rispettivamente pp. 20, 25, 40, 44, 146, 148, 156; Crema 1159: Morena, Historia Frederici I, cit., p. 73; vedi inoltre A.A. Settia, Comuni in guerra. Armi ed eserciti nell’Italia delle città, Bologna 1993, pp. 24-25, 85.

¹⁶ Su «gualdana»: Battisti, Alessio (a cura di), Dizionario etimologico italiano, cit., s.v. Gualdana; F. Menant, Gli scudieri («scutiferi»), vassalli rurali dell’Italia del nord del XII secolo, in Id., Lombardia feudale. Studi sull’aristocrazia padana nei secoli X-XIII, Milano 1992, pp. 282-83; Parma 1247: G. Bonazzi (a cura di), Chronicon Parmense ab a. 1038 usque ad 1338, Città di Castello 1902-04 (RIS2, IX/9), p. 16; per ciò che segue: Settia, Comuni in guerra cit., pp. 86, 196-98, 242; Firenze secoli XIII-XIV: G. Villani, Nuova cronica, a cura di G. Porta, I, Parma 1990, p. 330; e II, Parma 1991, p. 79; «Gualdana» nel 1260: C. Paoli (a cura di), Il libro di Montaperti (an. MCCLX), Firenze 1889, p. 376.

¹⁷ Cfr. S. Bongi (a cura di), Le cronache di Giovanni Sercambi lucchese pubblicate sui manoscritti originali, II, Lucca 1892, pp. 45-54.

¹⁸ Episodi riferiti da Gregorio di Tours, La storia dei Franchi, cit., II, rispettivamente pp. 125, 491, 209.

¹⁹ Osservazioni dell’Orsini in P. Pieri, Il «Governo et exercitio de la militia» di Orso degli Orsini e i «Memoriali» di Diomede Carafa, in «Archivio storico per le province napoletane», n.s., XIX (1933), p. 159; di N. Machiavelli, in Dell’arte della guerra, a cura di P. Pieri, Roma 1937, pp. 12 e 162; riecheggiato da R. Montecuccoli, Trattato della guerra, in R. Luraghi (a cura di), Le opere di Raimondo Montecuccoli, I, Roma 1988, p. 275.

²⁰ Concetti generali espressi da Gaier, Art et organisation cit., pp. 53 e 90; Francia 1484: Ph. Contamine, Guerre, État et société à la fin du moyen âge. Etudes sur les armées des rois de France, Paris 1972, p. 514.

²¹ Boemi nel Bresciano: Morena, Historia Frederici I, cit., pp. 46-47; qualità di Belisario: Procopio di Cesarea, La guerra gotica, a cura di F.M. Pontani, Roma 1974, p. 202; di Guglielmo il Conquistatore: Guillaume de Poitiers, Histoire de Guillaume le Conquérant, a cura di R. Foreville, Paris 1952, rispettivamente pp. 113, 152, 212, 263.

²² Mobilitazione di Erlembaldo: Vita S. Arialdi auctore Andreas abbate Strumensi, a cura di F. Baethgen, in MGH, Scriptores, XXX/2, Hannovarae 1934, pp. 1070-1071; Milanesi alla crociata: Albertus Aquensis, Historia Hierosolymitana, in Recueil des historiens des croisades. Historiens occidentaux, IV, Paris 1879, pp. 560-65.

²³ Sui Brabanzoni: H. Grundmann, Rotten und Brabanzonen. Söldner Heere im 12. Jahrhundert, in «Deutsches Archiv», 5 (1941), pp. 427-28; mercenari in Salimbene: Salimbene de Adam, Cronica, a cura di G. Scalia, Bari 1966, pp. 939-40.

²⁴ Definizione di «ventura» e ciò che segue: Ph. Contamine, Les compagnies d’aventure en France pendant la guerre de Cent ans, in «Mélanges de l’Ecole française de Rome. Moyen âge, temps modernes», 87 (1975), pp. 366-67; comportamento dei venturieri: R. Delachenal, Histoire de Charles V, II, Paris 1909, pp. 27-28.

²⁵ Su Fra’ Moriale, Corrado di Landau ed episodio delle Scalelle: Cronica di Matteo e Filippo Villani, Milano 1834, rispettivamente pp. 107, 114, 261-62; su Ambrogio Visconti: B. Corio, Storia di Milano, a cura di A. Morisi Guerra, I, Torino 1978, p. 842.

²⁶ Carattere delle «compagnie» nel XIV secolo: M. Mallet, Signori e mercenari. La guerra nell’Italia del Rinascimento, Bologna 1974, p. 42; giudizio su Colleoni: A. Cornazzano, Vita di Bartolomeo Colleoni, a cura di G. Crevatin, Pisa 1999, rispettivamente pp. 19, 21, 23, 39, 65; parere del Carafa: Pieri, Il «Governo et exercitio de la militia» cit., p. 197; Pierre Michault: Contamine, Guerre, État et société à la fin du moyen âge, cit., p. 514; Colleoni 1467: G. Brizzolara (a cura di), La cronaca di Cristoforo da Soldo, Bologna 1940 (RIS2, XXI/3), p. 158; sul monumento equestre: E. Ricotti, Storia delle compagnie di ventura in Italia, III, Torino 1845, pp. 212-13.

²⁷ Giovanni nel Piceno: Procopio, La guerra gotica, cit., p. 136; Pipino in Aquitania: M. Rouche, L’Aquitaine des Wisigots aux Arabes, 418-781. Naissance d’une région, Paris 1979, rispettivamente pp. 136, 115, 104, 525-26, nota 104, 123-28 con le fonti ivi citate.

²⁸ Carlo Magno contro i Sassoni: A. Barbero, Carlo Magno. Un padre dell’Europa, Roma-Bari 2000, p. 57; Guglielmo il Conquistatore e Ugo Capeto: M. Chibnall (a cura di), The Ecclesiastical History of Orderic Vitalis, II, Oxford 1969, pp. 230-32; III, Oxford 1972, p. 314.

²⁹ Il passo tra virgolette è citato da Gaufridus Malaterra, De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius, a cura di E. Pontieri, Bologna 1927-28 (RIS2, V/1), p. 13; sul tema cfr. Delogu, I Normanni in Italia cit., p. 13.

³⁰ Scorrerie nel Milanese: Morena, Historia Frederici I, cit., rispettivamente pp. 57, 135-38, 145-52.

³¹ Tutti i dati sono tratti da Iohannes Codagnellus, Annales Placentini, a cura di O. Holder Egger, Hannoverae-Lipsiae 1901, pp. 44-46, 49; cfr. A.A. Settia, L’organizzazione militare pavese e le guerre di Federico II, in «Speciales fideles imperii». Pavia nell’età di Federico II, a cura di E. Cau, A.A. Settia, Pavia 1995, pp. 145-53.

³² Sulla differenza fra «cavalcata» ed «esercito» a Firenze: R. Davidsohn, Storia di Firenze, II/1, Firenze 1972, p. 573; sulla distinzione tra chevauchée e raid: J.H. Hewitt, The Organisation of War under Edward III, 1338-62, Manchester 1966, p. 99.

³³ I dati sono tratti da: Eulogium (historiarum sui temporis): Chronicon ab orbe condito usque ad annum Domini MCCCLXVI a monaco quodam Malmesburensi exaratum, a cura di F. Scott Haydon, III, London 1863, pp. 214-21; Adae Murimuth continuatio chronicorum. Robertus de Avesbury, De gestis regis Edwardi tertii, a cura di E. Maunde Thompson, London 1889, pp. 432-47; Delachenal, Histoire de Charles V, cit., II, pp. 123-28; S. Luce (a cura di), Chroniques de Jean Froissart, IV, Paris 1873, pp. 159-74.

³⁴ Per Teodoro di Monferrato cfr. Knowles (a cura di), Les Enseignementsde Théodore Paléologue, cit., p. 91; sugli effetti delle cavalcate inglesi: C.J. Rogers, The Age of the Hundred Years War, in M. Keen (a cura di), Medieval Warfare. A History, Oxford 1999, pp. 152-53, e C. Allmand, La guerra dei Cent’anni. Eserciti e società alla fine del Medioevo, Milano 1990, pp. 75-76.

³⁵ Fiorentini contro Siena e Pisa, Aretini contro Firenze: Villani, Nuova cronica, cit., I, rispettivamente pp. 282, 355, 594, 627; Guido di Montefeltro contro Faenza: Petrus Cantinelli, Chronicon (aa. 1228-1306), a cura di F. Torraca, Città di Castello 1902 (RIS2, XXXVIII/2), p. 47.

³⁶ Faenza: Magister Tolosanus, Chronicon Faventinum, a cura di G. Rossini, Bologna 1936 (RIS2, XXVIII/1), pp. 44-46 e 26; Pontremoli, Santa Croce e Zibello: Codagnellus, Annales Placentini, cit., pp. 18-19, 65-66; Cossano Belbo: Guillelmus Ventura, Memoriale de gestis civium Astensium et plurium aliorum, in Monumenta Historia Patriae (MHP), Scriptores, III, Augustae Taurinorum 1848, coll. 710-711; episodi tra Parma e Piacenza: Annales Placentini Gibellini, in Monumenta Germaniæ Historica (MGH), Scriptores, XVIII, Hannoverae 1863, pp. 548.

³⁷ Scorrerie di Federico I e risposte: Morena, Historia Frederici I, cit., rispettivamente pp. 182, 211-12, 191-93, 70-72; Piacentini a Bobbio: Codagnellus, Annales Placentini, cit., pp. 42 e 91; azioni di Astigiani e Monferrini: Ventura, Memoriale cit., coll. 712-713.

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Aldo A. Settia

Un monito scelto dalla famiglia Laterza come esortazione alla tenacia e ad una costante crescita.

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