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Editori Laterza

Aggiornamento
giugno 2008

Introduzione

1. Le ricerche bibliografiche

2. Information retrieval:
strumenti e strategie

3. Opac e biblioteca virtuale

4. Biblioteche e Opac
nel mondo

5. Biblioteche e Opac
in Italia

6. Biblioteche
e Opac europei

7. Le biblioteche
e gli Opac statunitensi

8. Opac specializzati,
archivi e musei

9. Oltre i cataloghi: i testi

10. Banche dati: archivi
e host computer in Internet

11. Metarisorse generali
e informazioni per bibliotecari

Principali acronimi utilizzati

Bibliografia

Parte prima – Concetti e strumenti

2. Information retrieval: strumenti e strategie

[Introduzione]
Url, gli Uniform resource locator
Telnet, l'emulazione di terminale
L'architettura client/server
Www e ipertestualità
Dai Wais ai gateway Z39.50
Diacritici e caratteri accentati
Information retrieval, strategie di ricerca e operatori logici
Il raffinamento delle ricerche
Visualizzazione, ordinamento, scarico e stampa dei risultati
L'evoluzione delle interfacce tra caratteri e grafica
Altre interfacce: Wap e ambienti in 3D
Il futuro dell'information retrieval


 

Internet, come del resto buona parte dell'informatica, è nata in lingua inglese, senza accenti e senza caratteri diacritici. La grande maggioranza dei testi presenti in Rete contengono unicamente dei caratteri del set Ascii «ristretto». L'Ascii (American standard code for information interchange), che si basa su 8 bit, può rappresentare 256 caratteri diversi, ma solo la codifica dei primi 128, quelli che costituiscono l'Ascii ristretto (Us-Ascii, chiamato anche Plain vanilla Ascii) è realmente universale; i codici utilizzati per gli altri caratteri, che costituiscono l'Ascii esteso, possono variare da sistema a sistema e la loro trasmissione può comportare alcuni problemi.

Oltre ai numeri, alle lettere maiuscole e minuscole (senza alcun accento), ai simboli di punteggiatura, allo spazio e ad alcuni codici di controllo, l'Ascii ristretto comprende solo i seguenti caratteri di uso comune:

!   "   #   $   %   &   '   (   )   *   +   -   /   <

=   >   ?   @   [   \   ]   ^   _   {   |   }   ~

Questo scenario un po' primitivo è in rapida evoluzione grazie alla progressiva diffusione di protocolli più ricchi e completi; per il momento, tuttavia, molti Opac non trattano correttamente gli accenti. Stabilire una regola universale da seguire in tutte le ricerche su qualsiasi sistema non è possibile, ma nel dubbio è meglio provare a eliminare gli accenti e sostituire le lettere accentate con i corrispondenti caratteri non accentati.

Per essere più chiari, se si ricerca in un Opac l'autore Jacques Prévert, spesso occorre scrivere «prevert», altrimenti non si troverà nulla. Per fare un altro esempio, se si desiderano tutti i documenti contenenti nel titolo la parola «creò», occorre digitare «creo», termine con il quale si trovano sia le occorrenze di «creo» (in prima persona, come «Creo con la sabbia») sia le occorrenze di «creò» (in terza persona, come «E Dio creò Internet»). Se invece si digita «creò», in molti sistemi non si trova alcun titolo.

Anche la visualizzazione degli accenti nelle schede trovate varia da Opac a Opac, talvolta da scheda a scheda. In alcuni casi la ricerca, eseguita senza accenti, visualizza una scheda con gli accenti (i.e.: E Dio creò Internet), mentre in altri casi gli accenti nella scheda sono sostituiti da apici (i.e.: E Dio creo' Internet) e in altri ancora dalla corrispondente lettera non accentata (i.e: E Dio creo Internet).