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Editori Laterza

Aggiornamento
giugno 2008

Introduzione

1. Le ricerche bibliografiche

2. Information retrieval:
strumenti e strategie

3. Opac e biblioteca virtuale

4. Biblioteche e Opac
nel mondo

5. Biblioteche e Opac
in Italia

6. Biblioteche
e Opac europei

7. Le biblioteche
e gli Opac statunitensi

8. Opac specializzati,
archivi e musei

9. Oltre i cataloghi: i testi

10. Banche dati: archivi
e host computer in Internet

11. Metarisorse generali
e informazioni per bibliotecari

Principali acronimi utilizzati

Bibliografia

Parte prima – Concetti e strumenti

2. Information retrieval: strumenti e strategie

[Introduzione]
Url, gli Uniform resource locator
Telnet, l'emulazione di terminale
L'architettura client/server
Www e ipertestualità
Dai Wais ai gateway Z39.50
Diacritici e caratteri accentati
Information retrieval, strategie di ricerca e operatori logici
Il raffinamento delle ricerche
Visualizzazione, ordinamento, scarico e stampa dei risultati
L'evoluzione delle interfacce tra caratteri e grafica
Altre interfacce: Wap e ambienti in 3D
Il futuro dell'information retrieval


 

Nato insieme al Gopher, tra la fine del 1991 e l'inizio del 1992, il Web si è diffuso in modo esponenziale a partire dal 1994, fino a fagocitare i Gopher stessi, i siti Ftp e buona parte delle altre risorse Internet. Il sorpasso dei server Web rispetto a quelli Gopher è avvenuto a metà del 1995, quando sia i Gopher sia i Web contavano circa 5.000 server ciascuno, cifra irrisoria se paragonata ai numeri di adesso. Per dare un'idea, nel 1995 i server Www registrati in Italia erano meno di 150.

La struttura del Www si basa su due punti cardine: il protocollo di trasmissione Http (Hypertext transfer protocol) e il linguaggio Html (Hypertext markup language). La differenza più rilevante del Web rispetto ai vecchi Gopher è l'ipertestualità, la possibilità di abbandonare quindi i vecchi menu gerarchici ad albero per seguire un'organizzazione delle informazioni non sequenziale, grazie alla definizione di pagine mediante un linguaggio ipertestuale semplicissimo, l'appena citato Html. Anche l'Html, tuttavia, è diventato vecchio e non risponde più alle crescenti esigenze dei progettisti di siti Web; è quindi lentamente in corso la sua sostituzione con un altro standard, più versatile, chiamato Xhtml, di cui si parlerà nel capitolo 9, passando in rassegna i formati dei testi digitali.

I browser Web, come Netscape navigator o Internet explorer, sono in grado di gestire non solo il protocollo del Web, l'Http, ma possono trasmettere e ricevere dati anche secondo l'Ftp e alcuni anche con il gopher protocol; come si è già spiegato, inoltre, richiamando un programma di collegamento i browser sono in grado di gestire anche delle sessioni via Telnet. L'importante è fornire al browser l'Url giusto, specificando il protocollo da utilizzare. Il browser può quindi essere visto come una sorta di «coltellino svizzero», capace di cavarsela con vari protocolli, anche se per usi professionali è tuttora meglio procurarsi di volta in volta software più specializzati.

Per i siti Web, l'Url deve iniziare con http://e la porta che dovrebbe essere utilizzata per default è la 80.