Valerio Eletti - Manuale di editoria multimediale
Appendice 3: E-book, e-ink ed e-paper di Katia D’Eramo

L’Open eBook Forum: il formato Oeb

L’unico standard aperto e non proprietario del settore degli e-book è il formato Oeb, sviluppato dall’Open eBook Forum, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro fondata con lo scopo di sviluppare e affermare standard tecnologici e pratiche condivise nel settore dell’e-book25. L’Oebf riunisce società produttrici di hardware e software (tra cui Microsoft, Adobe, Ibm, Gemstar, Franklin Electronic Publishers, Nokia, Palm, Versaware), numerose case editrici (come Time Warner, Random House, McGraw-Hill, HarperCollins, Mondadori e Somedia del Gruppo L’Espresso), enti e associazioni (la Library of Congress, l’Association of American Publishers), centri di ricerca, autori, singoli esperti e utenti.

Il 16 settembre del 1999, l’Open eBook Authoring Group ha rilasciato la versione 1.0 dell’Open eBook Publication Structure Specification26 aggiornata poi negli anni successivi fino alla release 1.2 del 2002. Si tratta di un manuale che definisce il linguaggio di codifica in base al quale rappresentare il contenuto di un libro elettronico, fornendo congiuntamente una serie di raccomandazioni e norme applicative. Il fine con cui tale documento è stato redatto è quello di fornire ai content provider (ossia i fornitori di contenuti, come editori, autori e simili) e ai produttori dei dispositivi di lettura hardware e software, alcune linee guida minime e comuni che assicurino «fedeltà, accuratezza, accessibilità e visualizzazione del contenuto elettronico sulle diverse piattaforme e-book». Si tratta insomma del tentativo di definire uno standard comune, affinché tutti i libri elettronici, da chiunque vengano prodotti, siano leggibili su qualsiasi piattaforma. Grazie alla sua adozione, i fornitori di contenuti potrebbero produrre e-book senza doversi preoccupare delle differenze tecniche esistenti fra i dispositivi di lettura, mentre gli utenti avrebbero la possibilità di accedere a ogni titolo pubblicato in forma digitale, indipendentemente dal programma di visualizzazione che usano o preferiscono.

Lo standard Oeb è stato creato utilizzando la sintassi di Xml27, che consente di generare dei linguaggi di markup, basati cioè sull’uso di tag (o marcatori) che definiscono la struttura logica di un testo contenuto nei documenti elettronici, in modo da segnalare a un browser come deve essere trattata una determinata informazione. Utilizza inoltre i metadati Dublin Core28 per associare al testo codificato le informazioni descrittive e bibliografiche. Per quanto riguarda i contenuti non verbali, attualmente si limita alle sole immagini29.

I vantaggi dell’adozione di tale formato sono evidenti. In primo luogo si tratta di uno standard aperto e non proprietario; inoltre, a differenza del Pdf, che sposa l’idea di una rappresentazione a schermo fedele alla pagina del libro cartaceo, si concentra sulla strutturazione logica del documento. D’altra parte, Oeb è nato esplicitamente per creare un linguaggio di codifica standard con cui rappresentare il contenuto di un libro elettronico su un dispositivo di lettura diverso dalla carta. Se concepiamo l’e-book in tal modo, cioè come un testo in versione digitale da fruire su un apposito device, non si può sapere a priori la grandezza dello schermo su cui l’utente lo leggerà. Per questo motivo è di fondamentale importanza che i contenuti siano organizzati in modo da potersi adattare fluidamente a qualsiasi tipo di dispositivo di lettura senza che ciò comporti alcuna perdita.

Tuttavia non mancano alcuni limiti: l’integrazione di oggetti multimediali è ancora ridotta e non sono stati previsti meccanismi per garantire la protezione del copyright.

Il formato Oeb può essere letto su un normale computer con qualsiasi sistema operativo, tramite un programma di browsing recente (come le versioni 4 o successive di Internet Explorer o Netscape). Tuttavia, questa modalità di visualizzazione è piuttosto scomoda, dato che fa sì che il libro elettronico si legga come una normale pagina web, rinunciando a molte delle caratteristiche proprie dell’interfaccia software di un e-book. Al momento, dispositivi di lettura software in grado di visualizzare direttamente un libro elettronico in formato Oeb sono eMonocle della IONSystems30 e Mentoract Reader della Globalmentor31. Entrambi questi programmi sono realizzati in Java e possono quindi essere utilizzati su diverse piattaforme (Windows, Mac, Linux…) per le quali sia disponibile una Java Virtual Machine. In fase di sviluppo c’è anche un reader prodotto da Libergnu, iniziativa promossa dall’associazione culturale Liber Liber in collaborazione con il progetto GNUtemberg32, nell’intento di aiutare gli sviluppatori e i programmatori, che aderiscono alla linea di pensiero del manifesto GNU di Richard Stallman, a realizzare un software con licenza GNU GPL per creare, manipolare e visualizzare e-book in formato .oeb (o in qualsiasi altro formato comunque libero)33.

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Pdf: il Portable Document Format di Adobe

«E-paper» ed «e-ink»: il futuro?