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Editori Laterza

Aggiornamento
giugno 2008

Introduzione

1. Le ricerche bibliografiche

2. Information retrieval:
strumenti e strategie

3. Opac e biblioteca virtuale

4. Biblioteche e Opac
nel mondo

5. Biblioteche e Opac
in Italia

6. Biblioteche
e Opac europei

7. Le biblioteche
e gli Opac statunitensi

8. Opac specializzati,
archivi e musei

9. Oltre i cataloghi: i testi

10. Banche dati: archivi
e host computer in Internet

11. Metarisorse generali
e informazioni per bibliotecari

Principali acronimi utilizzati

Bibliografia

Parte seconda – Biblioteche e Opac
in Italia e nel mondo

7. Le biblioteche e gli Opac statunitensi

[Introduzione]
La Library of Congress (Loc): la biblioteca più grande del mondo
La consultazione della Loc
Melvyl: le biblioteche della California
Hollis: il sistema bibliotecario di Harvard
Orbis e Morris: le biblioteche della Yale University
Carl, Stanford, Princeton e Berkeley


 

Melvyl <http://melvyl.cdlib.org> costituisce un altro grande punto di riferimento internazionale per la ricerca bibliografica e, anche se non ha un ruolo «istituzionale» come la Loc, fornisce on line cataloghi molto ricchi.

Melvyl comprende più di 23 milioni di record, con 9 milioni di titoli, corrispondenti a quasi 14 milioni di pezzi appartenenti alla California State library e a tutte le biblioteche dei 9 Campus del Sistema dell'Università della California. L'archivio principale, il vecchio Cat, comprende sia i libri sia altri tipi di documenti, quali mappe e materiale musicale, e possiede anche i cataloghi di materiali della California State library di Sacramento, della California academy of sciences, della California historical society di San Francisco, del Center for research libraries, e della Graduate theological union di Berkeley.

L'accesso alle biblioteche di molti dei singoli Campus che partecipano a Melvyl è possibile anche separatamente, tramite sistemi gestiti in locale, quali Gladis dell'Università di Berkeley, Roger dell'Università di San Diego, Ucsfcat di San Francisco, Orion a Los Angeles, Antpac di Irvine, e Cruzcat dell'Università di Santa Cruz.

Occorre sottolineare che Melvyl non costituisce un'unica biblioteca fisica, ma è nato come sistema per riunire in un unico catalogo elettronico i dati di diverse biblioteche, secondo un progetto iniziato nel 1977; il suo prototipo è stato inaugurato nel 1981, con soltanto 750 mila notizie bibliografiche. Sviluppato «in casa», dalla Division of library automation (Dla) delle Università della California, anche Melvyl all'inizio forniva solo un accesso on line via Telnet.

Soltanto nell'autunno del 1996, vent'anni dopo l'avvio del progetto del catalogo on line delle biblioteche californiane, gli archivi di Melvyl sono diventati accessibili anche tramite un Web. La base dati consultabile è la stessa che era disponibile via Telnet e le funzioni implementate consentono già ricerche molto complesse. Anche questo accesso, come quello della Library of Congress, è stato realizzato con un gateway Http/Z39.50.

Nel 2003 le modalità di ricerca sono state modificate, con una «Basic search» e una «Advanced search».

Se le ricerche di base sono molto semplici, il sistema è tuttavia estremamente sofisticato e potente, con molte funzioni ben spiegate in un help chiaro e completo. Per chi ha la necessità di eseguire interrogazioni particolarmente complesse su un catalogo molto ricco, imparare a usare Melvyl e tutte le sue funzioni può essere decisamente utile. I record trovati possono essere stampati o spediti a un indirizzo di posta elettronica.