Edizione: 2014
Pagine: Array
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858118085
ISBN digitale: 9788858124819
Argomenti: Attualità culturale e di costume

Spezie

Una storia di scoperte, avidità e lusso
Francesco Antinucci

in coll. con E. Coen

La grande avventura delle spezie nella cucina, nella storia e nel mito. Un racconto tutto pepe! Corrado Augias

La storia di una delle categorie alimentari più interessanti e controverse, affascinanti come può esserlo solo il superfluo. Carlo Petrini

Le spezie: una merce inutile, priva di valore nutritivo, curativo o pratico, che ha mosso il mondo.

Per lungo tempo – decine di secoli – le spezie hanno influenzato l’economia del mondo (di tutti i mondi, antico, medioevale, moderno) e di conseguenza hanno determinato gran parte della sua storia. Il prodotto più trasportato di questi che oggi chiameremmo ‘a elevato valore aggiunto’ è stato, ad esempio, il pepe, una sostanza che non serve ad alcuna funzione, come d’altronde tutte le altre spezie. Ma perché l’uomo desidera tanto – anzi, sopra ogni cosa – prodotti totalmente inutili? Perché in realtà essi assolvono a una funzione ancora più importante di quelli utili: se quelli utili servono a mantenerlo in vita, quelli inutili servono invece a rappresentarlo. E siccome la costruzione della propria immagine è stata ed è per l’uomo più importante di qualunque valore funzionale, la corsa alle spezie ha dato vita alla più lucrosa attività economica della storia umana.
Francesco Antinucci racconta questa storia e la storia del veicolo primario delle spezie: l’arte culinaria. Alla fine di ogni capitolo ciascuno troverà le istruzioni per farne esperienza diretta, attraverso le ricette più tipiche e più eseguibili della cucina della Roma antica, del Medioevo e del Rinascimento.

Edizione: 2014
Pagine: Array
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858118085

L'autore

Francesco Antinucci

Francesco Antinucci, già Direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, ha svolto parte della sua attività di ricerca negli Stati Uniti, al Dipartimento di Psicologia dell’Università di California a Berkeley, alla School of Information Studies della stessa università e al Palo Alto Research Center (PARC) della Xerox. Ha lavorato con le nuove tecnologie fin dal loro inizio sviluppando numerose applicazioni multimediali e di realtà virtuale.

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