Edizione: 2019
Pagine: Array
Collana: Tempi Nuovi
ISBN carta: 9788858139790
ISBN digitale: 9788858136263
Argomenti: Attualità politica ed economica

La società del Quinto Stato

Maurizio Ferrera

Diritti approssimativi, salari bassi, contratti a termine: è la società del Quinto Stato.Il precario non condivide il lavoro di fabbrica, non vive negli stessi quartieri, non frequenta le sezioni locali dei sindacati e dei partiti. È parte di un insieme eterogeneo, fluido, disperso, difficile da organizzare e mobilitare, trascurato dalla politica. A connettere i precari ci sono solo i canali ‘freddi’ di internet e dei social media.Quali misure potranno essere adottate per proteggere questo gruppo sempre più esteso?

Ai primi del Novecento il Quarto Stato viene descritto come classe oppressa ma autoconsapevole e compatta, portatrice di interessi universali di emancipazione: operai, contadini e braccianti chiedevano che venisse loro riconosciuto un potere politico (tramite diritti) che fosse in linea con la loro rilevanza economica e sociale.Gli ‘oppressi’ oggi esistono ancora, ma sono meno visibili di un secolo fa e sicuramente molto meno organizzati. Sono le persone economicamente vulnerabili, con un lavoro instabile, che non godono di prestazioni sociali sufficienti. Sono loro, i lavoratori sottopagati e/o precari, che compongono il ‘Quinto Stato’, un insieme variegato e fluido la cui domanda di tutela e protezione è ormai ineludibile.Una risposta possibile a tali richieste è la strategia dell’investimento sociale, magari sorretto da un reddito di base universale e incondizionato, capace di fornire sicurezze e protezioni calibrate sulle nuove modalità di lavoro. L’altra risposta è più ambiziosa (l’autore la definisce ‘riformismo 2.0’): mettere a frutto i processi di globalizzazione e la rivoluzione digitale al fine di realizzare un nuovo modello di società.

Edizione: 2019
Pagine: Array
Collana: Tempi Nuovi
ISBN: 9788858139790

L'autore

Maurizio Ferrera

Maurizio Ferrera, professore ordinario di Scienza politica nell’Università Statale di Milano, è tra i maggiori esperti europei di welfare. Scrive per il “Corriere della Sera” e ha partecipato a commissioni di lavoro del governo italiano, dell’Unione europea, dell’OCSE e dell’ILO. Nel 2013 ha ricevuto un Advanced Grant dal prestigioso European Research Council per un progetto di ricerca dal titolo “Reconciling Economic and Social Europe” (REScEU). Ha pubblicato con Il Mulino, Mondadori, Oxford UP e Routledge. L’ultimo suo libro è Alle radici del welfare all’italiana (con V. Fargion e M. Jessoula, Marsilio 2012).

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