Edizione: 2017
Pagine: 244
Collana: Quadrante Laterza [212]
ISBN carta: 9788858127797
ISBN digitale: 9788858130551
Argomenti: Storia contemporanea

Ordinaria amministrazione

Gli ebrei e la Repubblica sociale italiana
Matteo Stefanori

Il 30 novembre 1943, con un’ordinanza di polizia, il governo della Repubblica sociale italiana decise di arrestare e rinchiudere in campo di concentramento tutti gli ebrei che vivevano in Italia. Agenti di polizia e carabinieri, quasi fosse ‘ordinaria amministrazione’, eseguirono con prontezza gli ordini ricevuti. Nel giro di poche settimane uomini, donne e bambini furono fermati dalle autorità, privati dei loro beni, condotti prima in campi ‘provinciali’ e poi trasferiti in una struttura ‘nazionale’, a Fossoli di Carpi, vicino Modena. A cinque anni dalle leggi razziali del 1938, la persecuzione antiebraica voluta dal fascismo conobbe così un ulteriore ‘salto di qualità’: il nuovo Stato di Mussolini si pose l’obiettivo di relegare in un campo di concentramento tutta la popolazione ebraica, considerata un nemico di guerra. Ben presto questo fitto sistema di campi si trasformò in una trappola che avrebbe portato gli ebrei italiani nel cono d’ombra della Shoah.

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Edizione: 2017
Pagine: 244
Collana: Quadrante Laterza
ISBN: 9788858127797

L'autore

Matteo Stefanori

Matteo Stefanori è dottore di ricerca in Storia contemporanea all’Università della Tuscia e all’Université Paris X - Nanterre (Parigi). È stato borsista del Centro di documentazione ebraica contemporanea (CDEC) di Milano. Attualmente insegna Storia moderna e Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze sociali della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino di Roma ed è membro del direttivo dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza (IRSIFAR). Tra le sue pubblicazioni, La Resistenza di fronte alla persecuzione degli ebrei in Italia (1943-1945) (Milano 2015).

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